Non puoi più guidare l’auto dei tuoi genitori: scatta il blocco totale parentale | Devi comprarti la tua auto

Ragazza alla guida che legge il foglio assicurativo

Auto dei genitori, il divieto di guida - mobilitasostenibile.it

Con la nuova legge, l’auto dei genitori non si può più guidare, tranne in alcuni casi in cui sono necessari circa 7 anni di patente: di cosa si tratta?

Pare un paradosso tutto italiano, ma la verità è che quello che molti possono considerare assurdo è il risultato di scelte sbagliate fatte negli anni, poca tutela per il conducente e scarsa attenzione al legame parentale. Eppure, nel 2025 è tutto reale: dal momento in cui si prende la patente, né il figlio né tantomeno chi non ha alcun vincolo di parentela con il proprietario del veicolo ha il diritto di mettersi al volante.

Ricorda un po’ i classici blocchi a cui siamo abituati: limiti di cilindrata per i neopatentati, deleghe o obbligo di inserire sul libretto il nome di chi guida un mezzo non intestato a sé. Eppure la questione è ben diversa, e a pagarne le conseguenze – in caso di trasgressione – sarà proprio il genitore che, ingenuamente, ha deciso di lasciare l’auto al figlio.

Guida di un veicolo non proprio: cosa dice la legge

Molti paletti ci sono da anni, e sono stati spesso ignorati. Per esempio, un neopatentato non può guidare qualsiasi auto: ci sono limiti di potenza e cilindrata per i primi 12 mesi dal rilascio della patente, pensati per evitare che chi ha poca esperienza si metta subito alla guida di mezzi troppo performanti. E se il veicolo è intestato a un’altra persona? In teoria, serve che l’uso sia saltuario. Se invece è continuativo – cioè, se il figlio usa stabilmente l’auto dei genitori – dovrebbe essere registrato sulla carta di circolazione, con tanto di annotazione.

Tutte queste norme però riguardano solo la circolazione su strada. Eppure in molti sottovalutano la parte assicurativa. Quella che, per risparmiare 50€ sulla polizza, può trasformare un banale incidente in una penale da migliaia di euro.

Ragazzo al volante che parcheggia
La guida di veicolo non proprio nel 2025 – mobilitasostenibile.it

La trappola dell’assicurazione: quando il risparmio vincola il figlio

Per risparmiare sul premio RC Auto, molte famiglie scelgono formule come guida esperta o guida esclusiva. Ma sono proprio queste a creare il blocco. Con la guida esperta, possono guidare solo persone con almeno 25 anni (a volte 26 o 30) e qualche anno di patente alle spalle. Se il figlio ha 19 anni e fa un incidente con l’auto dei genitori, anche solo per accompagnare qualcuno, l’assicurazione paga i danni al terzo, ma poi si rivale sul contraente. Tradotto: il genitore potrebbe trovarsi a dover restituire migliaia di euro.

Peggio ancora con la guida esclusiva, dove solo il conducente indicato in polizza può guidare. Chiunque altro al volante, anche solo per emergenza, fa scattare la rivalsa totale. Ecco perché quel risparmio da 100€ può trasformarsi in una voragine da 10.000. Ma pochi leggono le clausole, o lo fanno senza pensare alle conseguenze.