Posto di blocco, addio a patente, libretto e assicurazione: da ottobre vogliono solo il CED | Se giri senza è multa dichiarata

Posto di blocco - mobilitasostenibile.it
I controlli stradali come li conoscevamo stanno per finire. Da ottobre scatterà la rivoluzione digitale: al posto dei documenti cartacei servirà il CED.
Per anni ci siamo abituati a quella scena tipica: posto di blocco, finestrino che scende, e il poliziotto che chiede i documenti. Patente, libretto e assicurazione erano i tre passaporti obbligatori per non avere guai. Ma quel rituale è ormai destinato a sparire.
Dal 1° giugno 2025, e con applicazione sistematica da ottobre, gli agenti non avranno più bisogno che i conducenti frughino nel cruscotto o sventolino fogli stropicciati.
L’unica cosa che conterà davvero ha tre lettere e si gestisce in maniera totalmente digitale. I nuovi rischi? Sanzioni per irregolarità che un tempo potevano passare inosservate. Non c’è più spazio per l’ignoranza e, a dirla tutta, nemmeno per i furbetti.
Cosa cambia davvero con il CED
Il CED, acronimo di Centro Elaborazione Dati, non è una novità assoluta: esisteva già da anni come banca dati del Ministero dell’Interno. La svolta, però, è che da giugno 2025 – e con applicazione sistematica da ottobre – diventa lo strumento centrale dei controlli stradali.
Dunque, basta una targa per avere, in pochi secondi, tutte le informazioni sul veicolo e sul suo proprietario. Assicurazione, revisione, eventuali fermi amministrativi, verbali pendenti, persino le sospensioni della patente. Tutto incrociato in tempo reale, senza margini di errore.
Il poliziotto, dal canto suo, non deve più chiedere i documenti, perché il sistema glieli mostra già. E se qualcosa non quadra, la multa parte all’istante. Ed è qui che cambia tutto.

Niente più scuse, scattano le multe automatiche
Il punto non è tanto la tecnologia in se, visto che sarà compito delle forze dell’ordine utilizzare il nuovo sistema. Il fatto è che con il CED, il margine per ‘fare i furbi’ si riduce a zero. Prima c’era chi rischiava con l’assicurazione scaduta confidando in un controllo distratto, chi girava con la revisione dimenticata o con un fermo amministrativo che difficilmente emergeva al primo colpo. Ora invece ogni dettaglio è visibile agli agenti senza neanche fermare l’auto.
Ed è qui che arriva la vera rivoluzione: le multe non serviranno più a un verbale compilato davanti al conducente, ma arriveranno direttamente grazie alla segnalazione digitale. È sufficiente la lettura della targa per far emergere eventuali irregolarità.
Attenzione però: il fatto che il CED faccia tutto da solo non significa che si possa girare a mani vuote. La legge è chiara: patente, libretto e certificato assicurativo vanno ancora tenuti a bordo. Il motivo è semplice. I sistemi digitali possono subire malfunzionamenti, cadute di rete o aggiornamenti. In quei casi gli agenti devono comunque avere la possibilità di effettuare il controllo ‘vecchio stile’. Se non si esibiscono i documenti, la sanzione scatta lo stesso.
In pratica, il CED rende i controlli più rapidi e spietati, ma non cancella l’obbligo di portare con sé la documentazione cartacea. Un doppio binario che toglie qualsiasi scusa a chi prova a fare il furbo: se non ti beccano col sistema, ti beccano al posto di blocco.