Rinnovo patente, non basta più la visita medica: la legge è cambiata | Sei costretto a farlo

Rinnovo della patente di guida - mobilitasostenibile.it
Se dapprima bastava una visita per ottenere il rinnovo della patente, ora la procedura cambia, diventando indubbiamente più impegnativa.
C’era un tempo in cui rinnovare la patente era quasi una formalità. Bastava prenotare una visita, portare due bollettini compilati (magari presi al tabaccaio), e uscire con tutto risolto. Una cosa da dieci minuti, al massimo. Un’abitudine. Un passaggio obbligato, ma tutto sommato semplice.
Oggi no. Oggi chi si presenta dal medico ‘come si è sempre fatto’ rischia di tornare a casa a mani vuote. Perché la legge è cambiata e, ad oggi, non basta più la visita medica. Ora c’è un passaggio in più, strutturale, entrato in vigore senza fare troppo rumore ma obbligatorio per tutti. Chiunque debba rinnovare la patente dal 2022 in avanti deve fare i conti con un sistema più digitale, più rigido e molto meno tollerante verso chi si presenta impreparato.
Non basta più la visita medica: chi si presenta impreparato viene rimandato indietro
Fino al 2021 bastava arrivare con i soliti due bollettini: uno per i diritti della Motorizzazione (c/c 9001), l’altro per la marca da bollo (c/c 4028). Si pagavano in Posta, si conservavano le ricevute cartacee, e si portava tutto alla visita.
Era un sistema vecchio, ma funzionava. Ora è tutto cambiato.
I nuovi bollettini non sono nemmeno più bollettini: sono avvisi digitali generati online. La tariffa è unica (codice N004) e comprende tutto: marca da bollo e diritti ministeriali. Una volta scaricato, l’avviso può essere pagato online (con carta o app), oppure stampato e portato in banca, ricevitoria o tabaccheria. Ma solo se è stato generato tramite PagoPA. Vediamo dunque come funzionano.

I vecchi bollettini non esistono più: il nuovo procedimento per il rinnovo della patente
Dal 14 febbraio 2022 è diventato obbligatorio usare il sistema PagoPA per tutti i rinnovi patente. Addio, dunque, ai bollettini cartacei: non si trovano più in Posta, non si compilano a mano, non esistono più versioni prestampate nei negozi.
Al loro posto c’è una procedura online: si entra nel Portale dell’Automobilista con SPID o CIE, si genera l’avviso di pagamento, si paga e si conserva la ricevuta. C’è da precisare che il pagamento si può fare anche al tabacchino, ma solo a una condizione: che il bollettino sia stato generato online tramite il sistema PagoPA. E non tutti lo fano.
E qui arriva il punto: il medico che effettua la visita non può procedere se non presenti la ricevuta PagoPA. Non basta dire di averlo fatto, ma nemmeno limitarsi a mostrarlo sul telefono. Se manca il pagamento, l’iter si blocca. E si ricomincia tutto da capo.
La visita medica serve ancora, certo. Ma non è più l’inizio della pratica. È la fine. E se non ci si è mossi prima, si resta fermi lì. Con la patente scaduta in mano.