Rotatorie, rivoluzionate le precedenze completamente: devi darla sempre da questo lato | Se sei già dentro non conta, devi inchiodare

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Il modo in cui affrontiamo le rotatorie è destinato a cambiare, e non capirlo potrebbe costarci caro: rischio incidenti e sanzioni a raffica.
Con questa frase pare che ogni certezza imparata a scuola guida (e poi su strada) venga sgretolata a pezzi. Eppure è tutto vero, e conoscere ciò che accade sulle strade è il primo passo per non inciampare nell’errore – sia che siamo neofiti, sia che guidiamo da anni. Perché la verità è che le regole che diamo per scontate non sono sempre universali e soprattutto, possono cambiare.
Le rotatorie, infatti, non sono tutte uguali, e da qui ai prossimi mesi qualcuno potrebbe ricredersi, visto il diverso codice della strada in cui ci si potrebbe imbattere.
E quello che oggi ci sembra un gesto automatico – entrare, dare la precedenza o proseguire – potrebbe presto diventare un terreno minato se non conosciamo le varianti possibili.
Come funzionano (oggi) le rotatorie
Partiamo da quello che sappiamo già, visto che la regola è diventata ormai automatica: chi è già dentro alla rotonda ha la precedenza, e chi arriva dall’esterno deve fermarsi o rallentare per lasciar passare. È quello che ci insegnano a scuola guida ed è anche quello che ci troviamo davanti ogni giorno. Ma questa certezza dipende da un dettaglio spesso sottovalutato: il segnale.
Quando all’ingresso della rotatoria è presente il classico triangolo di ‘dare precedenza’, tutto funziona come abbiamo sempre saputo. Chi è già dentro ha diritto di passaggio, chi arriva da fuori deve aspettare. Se però quel segnale non c’è, o è sostituito da altri cartelli, le cose cambiano radicalmente: vale la regola generale della precedenza a destra. In pratica, chi entra ha la priorità rispetto a chi è già in circolazione, e non è raro vedere automobilisti costretti a inchiodare pur trovandosi all’interno.
E se finora ci è sembrato un caso isolato, prepariamoci: le precedenze cambiano, o almeno, per chi si ritroverà in queste strade.

La precedenza a chi entra
Se pensiamo che da noi le rotatorie siano diventate più semplici e intuitive, basta guardare oltreconfine per capire quanto possano essere diverse. In Francia, ad esempio, esiste una celebre eccezione che smentisce ogni riflesso acquisito: l’Arc de Triomphe a Parigi. Qui, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa, ha la precedenza chi entra nella rotatoria, non chi ci sta già circolando.
Il risultato è una situazione paradossale per chi arriva dall’estero: automobilisti che si fermano all’interno dell’anello per lasciar passare quelli che si stanno immettendo, ingorghi improvvisi e un livello di attenzione richiesto molto più alto. Ma non si tratta di un’eccezione isolata: in diversi tratti urbani francesi la segnaletica funziona allo stesso modo. Morale? Se ci si imbatte in queste strade è bene sapere che ignorare queste regole non è solo pericoloso, ma può portare a multe salate.