Semafori, arriva il 4° colore: servirà proprio a questi veicoli | Devi impararlo o rischi l’incidente ogni giorno

Semaforo bianco illustrazione

Semaforo, arriva il nuovo colore - mobilitasostenibile.it

Il futuro della viabilità non sarà più regolato solo dal rosso, giallo e verde. All’orizzonte spunta un quarto colore, il bianco.

Rosso, giallo, verde: li conosciamo da sempre. Ma c’è chi giura che presto potremmo trovarci davanti a un quarto colore. Bianco. No, non è un guasto né un’installazione artistica, ma il segnale che a gestire l’incrocio non siamo più noi. Un’idea che fa tremare i nervi di milioni di automobilisti e che racconta meglio di qualsiasi slogan dove stia andando il mondo delle auto.

Provate a immaginare la scena. Fermi al semaforo, aspettate il verde. All’improvviso, si accende una luce bianca. Nessun vigile, nessuna telecamera, nessuna indicazione chiara sul da farsi. E invece sì: quella luce significherebbe che, da quel momento, non decidete più voi. Sono le auto a guida autonoma a coordinarsi, e l’unico compito che resta agli umani è imitare il flusso. Una rivoluzione vera e propria, che per qualcuno non è più fantascienza.

Semafori, a cosa serve il 4° colore

L’idea madre nasce da un gruppo di ricercatori della North Carolina State University. Secondo i loro calcoli, la luce bianca servirebbe a comunicare che i veicoli autonomi hanno preso in mano la gestione dell’incrocio. Per i conducenti umani sarebbe come un ordine implicito: smettete di ragionare da soli e seguite chi vi precede.

Il principio è apparentemente complesso, ma ha il suo perché. Le auto-robot non guarderebbero i semafori; parlerebbero direttamente con le infrastrutture via wireless, decidendo chi deve passare e chi no. Il semaforo si limiterebbe a tradurre il messaggio con il nuovo colore. I dati delle simulazioni sono eloquenti: con appena il 10% di auto autonome in un incrocio, il traffico si ridurrebbe del 3%. Con il 30% di auto-robot, la fluidità crescerebbe del 10,7%. In pratica, meno stress, meno consumi e meno litigi al volante.

Semaforo rosso, verde, giallo e bianco
Semaforo con la luce bianca – mobilitasostenibile.it

Ma le auto-robot e i semafori bianchi ci sono davvero o è solo fantascienza?

Ed eccoci al punto. Perché va bene l’ipotesi, va bene la scienza, ma in strada le auto autonome ancora non ci sono. O almeno, non come le immaginiamo. Certo, esistono test in corso a San Francisco, Pechino, Londra. Ci sono persino taxi senza conducente che circolano in aree ristrette, e Mercedes ha ottenuto permessi speciali per la guida semi-autonoma in autostrada. Ma la macchina capace di cavarsela da sola, in qualsiasi situazione, non è ancora tra noi.

Il semaforo bianco, insomma, oggi resta un’anteprima suggestiva. Una finestra su un futuro che arriverà, ma non sappiamo quando. Intanto restiamo ancorati a rosso, giallo e verde: che già bastano a farci rischiare la multa o l’incidente, senza aggiungere un quarto colore a complicarci la vita.