Sovra produzione batterie elettriche, il governo cinese blocca l’estrazione di litio di CATL | Il mercato è saturo

Miniera litio (Instagram) -mobilitasostenibile.it
Stop alla sovra produzione di accumulatori. CATL non può più estrarre litio da una delle più importanti miniere cinesi, perché il mercato è saturo di batterie ed il governo vuole riportare ordine.
È da ormai diverso tempo che la cinese CATL detiene circa il 40% del mercato mondiale delle batterie per veicoli elettrici, ma questo non è l’unico motivo del suo successo. Come fatto anche da altre aziende del settore, CATL ha investito nell’integrazione verticale di tutta la filiera, diventando in pratica il soggetto coinvolto in tutte le fasi di produzione, a partire dall’estrazione dei minerali necessari.
E proprio dalle miniere cinesi dello Jiangxi arriva un grosso grattacapo per CATL, che potrebbe essere bandita per tre mesi dall’estrazione del carbonato di litio, necessario per ricavare il litio che poi viene utilizzato nelle batterie. La licenza di estrazione è scaduta lo scorso 9 agosto, ed il governo non ha voluto rinnovare il permesso, nonostante i negoziati siano ancora in corso.
Secondo la stampa asiatica il provvedimento pare faccia parte delle mosse del governo cinese per combattere la sovra produzione nel Paese, e frenare anche la corsa al ribasso dei prezzi.
Infatti, nonostante la domanda di auto elettriche in Cina sia molta alta, la produzione di batterie va ancora più veloce dell’adozione dei veicoli elettrici, causando un accumulo di scorte, e prezzi in picchiata per il litio.
Stop alla sovra produzione di batterie CATL
Il governo spera così di bloccare CATL per qualche mese, visto che la miniera in oggetto è una delle più importanti del Paese, e così cercare di rialzare il prezzo a tonnellata per il carbonato di litio. Cosa che renderebbe anche più interessante investire nel settore per chi gestisce capitali esteri.
Paradossalmente anche alla stessa CATL tutto questo potrebbe giovare, in quanto molta della sua produzione viene venduta all’estero, e con prezzi più alti potrebbe incassare di più.

Il governo cinese blocca CATL
Una prima fase di ciò che sta accadendo in Cina l’avevamo vista allo scoppiare della “guerra dei prezzi” per le auto elettriche. A suon di tagli e sconti i produttori avevano fatto precipitare i prezzi di listino, tanto che anche in quel caso il governo era intervenuto, organizzando un incontro speciale con i principali costruttori e il Ministero dell’Industria e dell’Informazione Tecnologica.
In quell’occasione le parti coinvolte erano state invitate alla moderazione, visto il rischio di sfociare nella vendita sottocosto.