“Stavo solo mangiando un cracker”: scatta il divieto assoluto | Non puoi mangiare niente in macchina

Mangiare alla guida - mobilitasostenibile.it
Dal sorso d’acqua al morso di cracker: ora mangiare in auto può costarti caro, anche senza alcuna legge che lo vieti espressamente.
Negli ultimi tempi il mondo delle regole al volante sembra vivere di colpi di scena: un giorno si discute di autovelox, il giorno dopo arriva il sorpassometro, e ora persino lo snack in macchina finisce nel mirino. Tuttavia, in questo caso non si parla di una novità, ma può diventarlo qualora venissimo fermati in flagrante.
Se da una parte è vero che non esiste un articolo di legge che dica ‘vietato mangiare’, dall’altra il Codice della Strada ha una formula che rende questa cosa possibile. Il problema è che molte persone non ne sono a conoscenza e vedono un semplice gesto come mettere in bocca un cracker, innocuo.
Mangiare alla guida, cosa dice il Codice della Strada
Premessa doverosa: non esiste un articolo di legge che dica ‘vietato mangiare’, ma il Codice della Strada ha una formula che basta e avanza: “il conducente deve sempre conservare il controllo del veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza”.
Tradotto: se stiamo guidando con una mano sul volante e l’altra a inseguire una briciola sul sedile, rischiamo di far scattare la multa. E non è questione di prudenza eccessiva: uno studio dell’Università di Leeds ha rivelato che i tempi di reazione calano del 44% quando si mangia al volante, più di quanto accada con l’alcol entro i limiti consentiti. Insomma, un dato che parla da solo. Per questo motivo le sanzioni non sono delle più leggere del Codice.

Mangiare alla guida: a quanto ammonta la sanzione
La base normativa è l’articolo 141, comma 2, che punisce qualunque comportamento che riduca il controllo del mezzo. A questo si aggiunge l’articolo 173, che specifica come durante la guida non sia consentito utilizzare le mani per attività non necessarie alla conduzione del veicolo.
Risultato? Mangiare o bere, se considerato fonte di distrazione, può costare da 41€ a 168€ di multa, senza bisogno di altri appigli. E non serve essere sorpresi con un pasto completo in grembo: a volte basta un cracker o una bottiglietta d’acqua per far scattare la contestazione, soprattutto se la manovra o la reazione risultano rallentate. Se questo atteggiamento è causa d’incidente, le conseguenze aumentano.
In fondo, un panino in area di servizio o una focaccia mangiata in piazzola hanno un vantaggio: si gustano meglio, si evita di correggere la traiettoria ogni due secondi e non rischiano di finire immortalati nel verbale. A quel punto, l’unico morso amaro sarà quello dell’insalata troppo condita.