Stop alle auto a benzina e diesel, la parola passa agli italiani | Più della metà è contraria al divieto

Stop benzina e diesel - fonte Canva - mobilitasostenibile.it
L’Unione Europea sta andando incontro ad una data fondamentale per la transizione elettrica. Gli italiani, però, non ci stanno.
Il mondo automobilistico sta andando inesorabilmente incontro ad alcuni cambiamenti profondi. Tra questi ve ne è uno particolarmente importante, soprattutto per l’Europa, paese in cui la rivoluzione elettrica fatica ancora a diffondersi (ad eccezione di qualche nazione come la Norvegia).
I prossimi dieci anni saranno decisivi per il futuro della transizione ecologica. Il 2035 segnerà infatti la fine delle vendita di auto nuove a benzina e a diesel. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il mercato automobilistico, che affronterà una nuova stagione.
Quella del 2035 è una novità che punta che punta a ridurre drasticamente le emissioni inquinanti. Si tratta di un obiettivo oggi più fondamentale che mai, soprattutto alla luce degli altissimi livelli di inquinamento che interessano il nostro continente (e in particolare l’Italia).
La rivoluzione però incontra forti resistenze tra i cittadini europei. Tra quelli maggiormente contrari vi sono proprio gli italiani. Lo rivela un recente sondaggio condotto da Autoscuot24 in sei paesi Europei.
Gli italiani contro lo stop alle auto a benzina e diesel
Secondo il sondaggio di Autoscuot24, infatti, il 52% degli italiani si dichiara contrario allo stop dei motori termici. Si tratta di una posizione condivisa per altro anche da paesi come l’Austria (61%), la Germania (58%) e la Francia (55%). La resistenza non nasce solo da motivi nostalgici: per il momento, l’elettrico non conquista gli italiani.
Una parte significativa della popolazione ritiene infatti ancora i veicoli elettrici poco affidabili e inadatti alle esigenze quotidiane, soprattutto per chi percorre ogni giorno molti chilometri e vive lontano dai grandi centri. Pesa poi la mancanza di infrastrutture di ricarica capillari e adeguate. Il 33% degli intervistati ritiene che i veicoli a combustione siano ancora più efficienti e pratici rispetto alle elettriche.

Una questione di età
A giocare un ruolo importante nella predisposizione verso l’elettrico è l’età. I giovani sono più aperti al cambiamento e alcuni si dicono persino favorevoli ad anticipare la data dello stop. Tra gli over 35 (e in particolare tra gli uomini) prevale invece lo scetticismo, alimentato non solo dall’attaccamento al passato ma anche da motivazioni economiche e logistiche concrete.
Nonostante il nostro paese si stia adeguando alle sfide imposte dalla transizione elettrica, resta l’ostacolo più grande. Ovvero, convincere gli italiani a passare all’elettrico nel corso dei prossimi anni: non sarà facile.