Stop batterie allo stato solido, ribaltone Tesla: cinesi sburgiadati | Annuncio ufficiale

Batteria Tesla (Instagram) - mobilitasostenibile.it
Tesla stupisce anche sul tema delle batterie per le auto elettriche. La casa statunitense preferisce finanziare i classici accumulatori piuttosto che sviluppare la tecnologia allo stato solido. Il contrario rispetto alle manovre cinesi.
Anche se tutti, Tesla no. L’azienda guidata da Elon Musk non abbandona la classica tecnologia delle batterie per i mezzi elettrici, piuttosto rilancia. L’industria dell’elettrico, non solo quella cinese, sta lavorando a tutto spiano sulla tecnologia delle batterie allo stato solido. Ma la casa statunitense è convinta invece che la tecnologia esistente possa essere perfezionata a stretto giro di posta.
Le batterie agli ioni di litio, con un accento su quelle al litio – ferro – fosfato (denominate LFP) secondo le manovre del marchio a stelle e strisce hanno ancora ampi margini di sviluppo. A dichiarare la precisa rotta intrapresa dalla Tesla è stato Lars Moravy, vicepresidente dell’ingegneria veicoli. Il manager ha parlato del tema degli accumulatori per auto elettriche all’interno dell’evento X Takeover, dedicato alla community Tesla
Secondo Moravy i progressi raggiunti finora, soprattutto sul tema della densità energetica, della durata e dei costi, sono solo agli albori tecnologici. La chimica delle batterie LFP è più economica ed insieme anche più stabile rispetto alle altre soluzioni ed è ormai largamente diffusa nei modelli di fascia media.
Attraverso il design delle celle e dei processi produttivi, oltre l’ottimizzazione dei materiali, Tesla si aspetta miglioramenti costanti nei prossimi anni. Il ritmo di crescita stimato è di circa il tre per cento annuo, un dato che se confermato a lunga gittata potrebbe fare davvero la differenza.
Tesla va contromano sulle batterie allo stato solido
I progressi della casa americana non sono trascurabili sul tema delle performance delle proprie batterie. Basti pensare alla Model S, nel 2012 aveva un’autonomia stimata in circa 430 km.
Oggi lo stesso modello può superare i 640 chilometri di autonomia con una sola ricarica.

Le ultime sulle batterie LFP in casa Tesla
Di recente Tesla ha adottato nuove celle fornite da LGES e CATL, oltre a quelle già prodotte internamente. Le principali innovazioni riguardano elettroliti, elettrodi e layout delle celle.
Ma Tesla non è la sola a non abbandonare la tecnologia attuale. Anche Ford e General Motors stanno lavorando su celle ricche di litio e manganese (LMR).