Tira e molla BYD in Cina: crollano gli utili ma aumenta l’export | 1 milione di auto vendute all’estero

Logo BYD in fabbrica

Logo BYD (Instagram) - mobilitasostenibile.it

Una situazione paradossale coinvolge BYD, colosso automobilistico del mercato cinese. Utili in picchiata ma esportazioni in salita: ecco le cifre del 2025.

Il colosso cinese BYD ha registrato un calo degli utili del 33 per cento nel terzo trimestre del 2025. Il mercato interno è stato rallentato per l’azienda asiatica, dopo la stretta di Pechino sulla concorrenza e le politiche di sconto estremo. Tuttavia il gruppo di Shenhen punta a compensare le perdite con una forte espansione internazionale e nuove tecnologie per il futuro.

Nel periodo che va da luglio a settembre BYD ha realizzato un utile netto di circa 1,1 miliardi di dollari. Il calo non è basso, rispetto agli 1,6 miliardi di dollari nello stesso semestre dello scorso anno. Ma i dati sono comunque in ripresa rispetto al precedente trimestre, segnale di un mercato che si va stabilizzando, dopo mesi di turbolenze.

Non è un caso che il mercato in Cina sia diventato estremamente competitivo anche per un fresco colosso come quello di BYD. La casa automobilistica può comunque vantare ancora circa il 30 per cento delle vendite di veicoli elettrici nel paese del Dragone.

Ma concorrenti interni come Nio, Geely o Li Auto stanno conquistando sempre più spazio di mercato, con modelli sempre più sofisticati dal lato della tecnologia. Senza dimenticare le politiche sempre molto aggressive sui prezzi per tutti i marchi cinesi, che sfiorano quota 130.

I motivi interni dietro al calo di BYD in Cina

Il Governo cinese ha deciso di limitare le politiche di sconto eccessivo, riducendo così i margini di manovra per i produttori. Attori come BYD sono così costretti a rivedere la propria strategia di vendita, volgendo lo sguardo oltre i confini della repubblica in Estremo Oriente.

BYD sta infatti spingendo sui mercati esteri per sostenere la propria crescita economica.

Modello BYD parcheggiato
Modello BYD (Instagram) – mobilitasostenibile.it

BYD punta sull’export per recuperare la redditività

Non sarà un caso se il colosso cinese già nel 2025 ha aumentato del 14% le esportazioni dal paese. Il merito va attribuito anche ad una vasta rete produttiva, sempre più globale. Sono presenti stabilimenti BYD ai quattro angoli del globo, dalla Thailandia alla Turchia, passando per Ungheria, Uzbekistan e Brasile.

L’azienda ha già centrato la cifra di 700.000 auto consegnate fuori dai confini cinesi nei primi nove mesi del 2025. L’obiettivo previsto dal costruttore BYD è quello di tagliare il traguardo di un milione di unità esportate nell’anno corrente.