Trucco autovelox, ti basta un cellulare e sai prima dove sono: basta attivare questa modalità

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Google Maps e altre app avvisano delle zone a rischio controllo dei limiti di velocità da parte dell’autovelox: tutto quello che è consentito (e cosa no) secondo la legge.
Nell’era della navigazione digitale, il cellulare si è trasformato in un vero alleato per chi è al volante. Le app come Google Maps, Waze e TomTom AmiGo non si limitano più a suggerire il percorso più veloce, ma forniscono anche tante altre indicazioni.
Sul proprio smartphone è possibile ricevere delle notizie utili per evitare spiacevoli sanzioni, grazie agli avvisi sulle cosiddette “zone a rischio autovelox”.
Non si tratta di una scorciatoia illecita, ma di una funzione ammessa dalla normativa, se utilizzata con attenzione e buon senso. Basta informarsi nel modo giusto per poter guidare in sicurezza.
Molti utenti, però, non conoscono i limiti imposti dalla legge, né sanno attivare correttamente queste notifiche. Eppure, una semplice impostazione può fare la differenza tra un viaggio sereno e una multa evitabile.
Segnalazione di autovelox: quali sono i limiti legali e quando non è consentita
Secondo l’articolo 45 del Codice della Strada, è vietato l’uso di dispositivi in grado di rilevare con esattezza la posizione degli autovelox. Un aggiornamento normativo importante è arrivato con il Decreto del Ministero delle Infrastrutture dell’11 aprile 2024, che ha introdotto una distinzione chiara: segnalare genericamente un’area a rischio è lecito. App come Google Maps e Waze rientrano in questo perimetro, poiché non indicano il punto esatto del rilevamento, ma solo tratti in cui è probabile la presenza di controlli.
L’utilizzo di queste app è quindi ammesso, a patto che lo smartphone sia fissato su supporti omologati e non rappresenti una distrazione per il conducente. La legalità si accompagna così alla sicurezza, che resta il vero obiettivo delle segnalazioni. L’individuazione delle zone a rischio, infatti, spinge il conducente a limitare la velocità e guidare con prudenza.

Le migliori app che segnalano le zone con possibile presenza di autovelox
Per i dispositivi Android una delle soluzioni più immediate è l’app gratuita TomTom AmiGo. Dopo averla scaricata, basta accettare i termini, attivare localizzazione e avvisi vocali, e abilitare la “Modalità Mappa”, che consente di visualizzare le zone di possibile controllo. Su iOS, invece, è consigliata l’app Waze, apprezzata per la precisione dei dati grazie al contributo costante degli utenti.
In alternativa, esistono dispositivi legali come Oono o Coyote, che funzionano via Bluetooth e offrono segnalazioni luminose e sonore. Alcuni richiedono un abbonamento, ma garantiscono aggiornamenti continui e un alto livello di affidabilità.