UFFICIALE CICLISTI, se sbagli perdi punti sulla patente: l’hanno già deciso

Ciclisti e patente di guida - mobilitasostenibile.it
La bicicletta non è esente da eventuali sanzioni, ma cosa succede se il ciclista possiede anche la patente?
Guidare in bicicletta in molte città italiane è una sorta di trincea, fatta di traffico, automobilisti impazienti e strade che sembrano tutto tranne che a prova di ciclista. Negli anni sono state introdotte numerose piste ciclabili, ma ciò non sembra bastare per garantire una mobilità sicura, visto l’alto afflusso di veicoli a motore.
Ma la bici non è solo economica, è anche smart: non richiede la patente e nemmeno il carburante. Come tutti i veicoli che viaggiano su strada (pedoni compresi), deve però rispettare il Codice della Strada, un sistema che prevede regole, principi e, di conseguenza, sanzioni.
Ma cosa succederebbe se un ciclista distratto commettesse un’infrazione come passare con il rosso o non dare la precedenza a un veicolo? Ovviamente scatterebbe la sanzione, ma secondo un caso alquanto controverso, anche la patente potrebbe essere compromessa.
Guida in bicicletta, ma scoprono che ha la patente
A Livorno un ciclista, Francesco Romano, 59 anni, è stato multato per non aver dato la precedenza a un’auto mentre scendeva in bici da Castellaccio. Fin qui nulla di strano: 167€ di sanzione per violazione del Codice della Strada.
A sorprendere è stata però la decurtazione di cinque punti dalla patente, applicata nonostante l’infrazione fosse avvenuta su una bicicletta. Romano ha accettato la multa, ma inutile dire che ha contestato la perdita dei punti, ritenendola ingiusta e fuori luogo. Anche i social hanno seguito con una certa attenzione il caso, dopo il racconto della vicenda riportato da lui stesso.

Si possono togliere punti dalla patente per un’infrazione commessa in bici?
Che ci si aspetti che una persona patentata abbia una maggiore conoscenza delle regole stradali è un dato di fatto, ma questo concetto non può ritenersi sufficiente per togliere punti dalla patente se non vi era un’auto in uso al momento. Come spiegato dall’uomo, al momento dell’infrazione possedeva ben 30 punti sulla patente e, dunque, non gli avrebbe pesato la rimozione in sé quanto il principio. A sollevare il polverone è stato il fatto che talvolta i ciclisti si sentono esenti dalle regole stradali.
Ad ogni modo, come qualcuno ha ironizzato sui social: “se non avesse avuto la patente, gli avrebbero tolto i punti della tessera fedeltà del supermercato?”. Una battuta che ben fotografa il paradosso emerso dal caso di Livorno, dove una semplice violazione in bicicletta aveva messo a rischio il saldo punti di un documento che con la bici non c’entra nulla.
Alla fine, la vicenda si è conclusa con l’annullamento della decurtazione dei cinque punti: Romano ha dovuto pagare la multa, ma la patente è rimasta intatta.