UFFICIALE GUIDA IN STRADA, se circoli con la macchina di un altro 3600€ di multa: ci vuole la delega scritta | Vale anche per i parenti

Auto sullo sfondo e mano di un uomo che mostra le chiavi dell'auto in primo piano

Guidare l'auto di un'altra persona nel 2025 - mobilitasostenibile.it

Prestare l’auto a un parente o a un amico era la normalità. Fino a ieri. Ora anche quel gesto può costare 3.600€ di multa.

Una volta bastava fidarsi. Un: “tienila pure, tanto sei mio figlio”. E via. Oggi non più. Anche se siete parenti, anche se siete una coppia, anche se la usi solo ogni tanto, senza una delega scritta non puoi guidare l’auto di un altro.

Il motivo? Se il tuo nome non è sul libretto e non vivi con il proprietario, la legge ti considera fuori regola. E da qualche settimana le forze dell’ordine hanno iniziato ad applicarla alla lettera.

La multa può arrivare a 3.600€, ma può andare anche peggio: in alcuni casi vi è anche il sequestro dell’auto. Nessun falso allarme come si potrebbe pensare, ma solo un dettaglio che quasi nessuno conosce, e che può portare a gravi conseguenze.

Se il tuo nome non è nel libretto, devi provarlo con una delega

Lo dice chiaramente l’articolo 94, comma 4-bis del Codice della Strada. Chi guida regolarmente un’auto non sua – e non convive con il proprietario – deve risultare sul libretto. L’alternativa è una delega scritta. Serve quando l’uso del veicolo supera i 30 giorni.

Non importa se è l’auto di tuo fratello o della tua compagna. Se non siete conviventi, serve la carta. E occhio anche all’assicurazione: molte polizze non coprono i danni se il conducente non è dichiarato.

Risultato? Una multa enorme, rischio sequestro e, se va male, danni da pagare di tasca tua.

Uomo che dà le chiavi a una donna in auto
Come fare la delega per guida abituale – mobilitasostenibile.it

Come fare la delega di guida e quando scattano davvero i 30 giorni

Non serve un notaio, né un avvocato. Basta una scrittura semplice, con i dati dell’intestatario, quelli del conducente abituale e una firma. Se si vuole stare ancora più tranquilli – ad esempio per viaggi all’estero – si può fare autenticare tutto, ma in Italia è sufficiente una delega scritta da tenere in auto. Oppure, meglio ancora, si può comunicare direttamente alla Motorizzazione Civile l’uso abituale del mezzo.

E i 30 giorni? Non partono dalla prima volta che si guida l’auto. Partono dal primo controllo su strada. È lì che si attiva il conto alla rovescia. Da quel momento, se si continua a usare il veicolo senza aver fatto la comunicazione, si finisce fuori regola. E non importa quale legame di sangue si abbia con il proprietario.

Quindi sì, la legge ora c’è, è chiara, e non perdona chi fa finta di nulla. Meglio farsi trovare preparati – con i documenti in ordine – che impreparati davanti a una pattuglia.