UFFICIALE MATTEO SALVINI, in autostrada i limiti sono troppo bassi: aumento enorme e distruzione dei 130km/h | Da ora vedrai sfrecciare le auto a velocità altissime

Matteo Salvini - mobilitasostenibile.it
Dopo due anni di battaglie, Matteo Salvini potrà finalmente cantare vittoria sul lato velocità e autostrade: i limiti salgono vertiginosamente.
Correva il 2023 quando Matteo Salvini decise di andare controcorrente e sferrare la sua proposta che supera i limiti della fisica – o meglio, della velocità: dire addio al famoso limite in autostrada per dare spazio a chi vorrebbe schiacciare di più sull’acceleratore. Un vero progetto ambizioso, considerando che dal lontano 1977, non si possono superare i 130 km/h in autostrada.
E negli ultimi due anni sono state molte le proposte avanzate dall’attuale ministro delle Infrastrutture. Secondo lui, raggiungere velocità più alte equivarrebbe a una maggiore sicurezza, o quantomeno a una minor congestione autostradale.
Eppure qualcuno non vuole, e questo ha sempre frenato il suo progetto ambizioso. Ora, però, qualcosa è pronto a cambiare e insieme al nuovo limite ci saranno nuove tecnologie pronte a supportarlo.
Limite di velocità in autostrada: Salvini spinge per cambiare le regole
In questi due anni, Matteo Salvini non si è limitato a lanciare provocazioni: ha iniziato a muovere gli ingranaggi giusti per trasformare l’idea in realtà. Ha chiamato a raccolta i tecnici del Ministero, ha sollevato il dibattito politico e ha messo sul tavolo una visione ben chiara: basta limiti generalizzati, serve adattarsi al contesto. E per farlo, ha guardato fuori dai confini italiani.
Il modello che lo ispira è quello tedesco, dove su gran parte delle autobahn non esiste un limite fisso. Lì la libertà di velocità convive con una rete autostradale moderna, sistemi di controllo avanzati e un forte senso di responsabilità individuale. Salvini lo ha detto apertamente: se l’Italia ha tratte a tre corsie, asfalto drenante e tecnologie attive come il Tutor, allora non c’è motivo per frenare chi può viaggiare in sicurezza anche oltre i 130 km/h.
Una provocazione? Forse. Ma intanto il progetto ha preso forma, con studi, proposte concrete e una visione ben precisa: allentare il freno a mano imposto nel 1977, puntando su un’autostrada più veloce, ma anche più intelligente.

Novità in vista: quando (e se) scatterà davvero il limite a 150
Sulla carta è tutto pronto, ma nella realtà il limite a 150 km/h ancora non esiste su nessuna autostrada italiana. Eppure, il progetto si muove. Il Codice della Strada prevede già la possibilità di alzare la soglia in tratti con tre corsie, asfalto drenante e Tutor attivo.
Salvini ci crede, spinge da due anni e ha fatto partire i controlli tecnici su alcune tratte dell’A1, A4, A14 e A22. Intanto, a marzo 2025 sono entrati in funzione i Tutor 3.0: più precisi, più intelligenti, pronti a misurare anche la sicurezza.
L’idea, ad oggi pare più limpida: imitare il modello tedesco, dove il limite non esiste o è flessibile in base alle condizioni. Se tutto fila liscio, i primi tratti a 150 potrebbero arrivare tra fine 2025 e inizio 2026. Ma serviranno pannelli elettronici, via libera definitivo e, soprattutto, una buona dose di fiducia.