UFFICIALE PATENTE B, se sei in pensione è partito il diniego ufficiale: rimani al centro anziani a giocare a bocce

Anziano alla guida

I limiti per i pensionati alla guida - mobilitasostenibile.it

Dopo la pensione la patente diventa solo un ricordo: qual è il trend ministeriale e quale direzione sta prendendo la patente per uso privato.

L’Italia è un Paese che invecchia, ma pretende di restare giovane al volante. Le strade raccontano un’altra storia: auto vecchie, conducenti esperti (anzi, molto esperti), e una generazione di pensionati che non ha nessuna intenzione di mollare la guida.

Perché diciamolo: dopo una vita passata a timbrare cartellini e fare code in tangenziale, l’idea di fermarsi non piace a nessuno. Eppure, tra nuove norme, controlli medici e limiti sempre più rigidi, la direzione sembra proprio quella. Non si parla più di semplici revisioni, ma di veri e propri dinieghi ufficiali.

Le ragioni? Sempre le stesse: sicurezza, prevenzione, ‘tutela del cittadino’. Frasi che suonano bene finché non tocca a te consegnare le chiavi e sentirti dire che, d’ora in poi, puoi al massimo accompagnare gli amici al bar… ma con l’autobus. E se vi sembra assurdo, sappiate che il provvedimento è già nero su bianco. L’età della pensione, d’ora in poi, segnerà anche il confine della libertà di guidare.

Quando la legge dice ‘stop’: il nodo dell’età e dei requisiti

Il punto non è l’età, ma la sicurezza. È lì che si gioca tutta la partita. L’articolo 115 del Codice della Strada parla chiaro: se mancano i requisiti psicofisici, la patente si ferma. Punto.

Ma cosa cambierà davvero? Ad oggi sappiamo che chi guida mezzi pesanti – camion, autobus, autotreni – dopo i 65 anni deve passare per controlli più serrati, e una volta superati i 68 la guida diventa off limits.

Per la patente B il discorso è più sfumato, ma la direzione presa pare essere la stessa: arrivano nuove strette che conviene conoscere. Ma vediamo nel dettaglio.

Anziano in auto dal lato conducente che legge un giornale
Over alla guida: le strette sui rinnovi – mobilitasostenibile.it

Il rinnovo della patente B dopo i 68 anni

Per la patente B, ad oggi, non esistono limiti d’età assoluti, ma diversi divieti e ostacoli. Basti pensare al caso del trasporto di persone oltre i 68 anni, per cui è vietato richiedere o rinnovare l’abilitazione professionale. Intanto, l’impostazione già applicata alle patenti dei mezzi pesanti sembra il punto di partenza per norme più ampie.

Otre ai limiti professionali che veramente vedono la pensione come un punto di arrivo, la legge non vieta (e forse non vieterà mai) di guidare ‘perché pensionato’, ma consente il diniego automatico se le visite non garantiscono sicurezza. Il trend ministeriale va verso più non-rinnovi: non è un colpo di mano, è un giro di vite. Meno discrezionalità, più vincoli. Anche chi guidava senza problemi può sentirsi dire ‘no’. Prevenzione per qualcuno, discriminazione per altri.

Ad oggi, raggiunta una certa età, se vi sono condizioni sospette, non basta il medico di base, ma occorre attestare idoneità fisica e psicologica. Senza, scatta il diniego. Per C e D il limite è chiaro (68 anni e stop); per la B decide il giudizio medico. Le sospensioni aumentano per ‘mancanza di requisiti’.