UFFICIALE POSTO DI BLOCCO, dal 1 agosto serve il codice PAT in stato di fermo: se ti trovano senza rischi grosso | Si richiede in motorizzazione

Posto di blocco - mobilitasostenibile.it
Non importa se non si ha con sé la patente, ma se ad agosto si viene fermati senza questo codice si andrà incontro a una sanzione.
Guidare al giorno d’oggi sulle strade italiane può diventare una corsa a ostacoli, fatta di burocrazia e di regole sempre più stringenti, difficili da seguire. Di base, è la buona fede a giocare a favore del conducente, ma essendoci chi dell’ingenuità e della scarsa conoscenza delle normative ne fa un punto di forza per muoversi nell’illegalità, a rimetterci sono spesso e volentieri coloro che davvero non sanno.
Per questo la legge non ammette ignoranza, poiché c’è chi della stessa ne fa uno spiraglio verso l’illegalità. D’estate, poi, i posti di blocco sembrano essere all’ordine del giorno, complici le ferie dal lavoro che portano sempre più persone a trascorrere tempo libero. Da qui nasce l’esigenza di avere con sé il codice PAT, che sebbene non sia riservato a tutti, per chi scatterà l’obbligo sarà vitale averlo con sé.
Cos’è il codice PAT da mostrare al posto di blocco
Tra la sfilza di codici in cui possiamo imbatterci, spunta il PAT, ossia Codice Patente. E qui sorge spontaneo chiedersi a cosa possa mai servire un codice se la patente fisica l’abbiamo già con noi. In realtà, tale codice serve proprio per identificare la stessa, dal momento che il duplicato diventa obbligatorio per legge.
Dunque, quando la patente non sarà più valida, alla guida sarà necessario avere un duplicato con sé, che ovviamente andrà richiesto in Motorizzazione e rilasciato nell’immediato. Quest’ultimo documento conterrà la sigla MIT-UCO, che serve proprio per dimostrare che non si tratta del documento ufficiale, ma di una versione provvisoria valida.

A chi servirà il codice PAT
Ovviamente va chiarito che non si possono tenere due patenti valide contemporaneamente (originale e duplicato). Il duplicato, per legge, sostituisce definitivamente l’originale. Quando si chiede un duplicato per furto, smarrimento o deterioramento, il documento precedente viene automaticamente annullato e risulta non più valido.
Tuttavia, quest’ultimo è obbligatorio in caso di furto o smarrimento della patente originale. Visto e considerato che guidare senza patente può portare a una sanzione che va da 42 a 173€ (art. 180 del Codice della Strada), è bene sapere che prima del rilascio ufficiale del duplicato, se si viene fermati senza documento, si hanno 30 giorni di tempo per presentarlo presso l’autorità indicata, entro il quale è possibile richiederlo ed evitare una sanzione ben maggiore, che può arrivare fino a 430€ per mancata esibizione nei termini.
Dunque no, il cosiddetto ‘codice PAT’ con la sigla MIT-UCO non serve a tutti, ma rappresenta semplicemente il duplicato provvisorio della patente di guida. Certo, non è una cosa obbligatoria per chi non ha mai perso il documento, ma tutti devono sapere che quando lo smarrimento o il furto accadono, è possibile rimediare per non trovarsi, oltre al danno, anche la beffa al posto di blocco.