UFFICIALE REVISIONE AUTO, si torna a una volta l’anno: l’ha deciso l’Europa | Non c’è niente da fare

Collage meccanico che effettua revisione auto e calendario

Revisione auto annuale - mobilitasostenibile.it

La revisione auto tornerà ben presto a essere annuale: l’UE imporrà la sua scelta, a meno che il Governo non riesca a bloccare la misura.

Regno Unito, Irlanda, Belgio, Olanda… e potremmo continuare a elencare i Paesi che già oggi prevedono la revisione annuale dopo una certa età del veicolo. C’è chi la introduce dopo 10 anni, chi già dopo appena 4.

Una decisione che finora è rimasta lontana dai nostri pensieri, ma che ben presto potrebbe arrivare anche da noi. Garantendo, sì, più controlli sui veicoli, ma anche raddoppiando le spese per chi, con fatica, li mantiene ogni anno.

Ed è questo il nodo della questione. Mentre a Bruxelles si discute della nuova direttiva sulla revisione auto, non sono molti quelli che si oppongono. E soprattutto non lo fanno coloro che già oggi devono affrontare ogni anno spese importanti per la manutenzione del proprio mezzo, tra controlli obbligatori e riparazioni straordinarie.

La stretta dell’UE sulla revisione annuale

Con la nuova proposta Ue, la revisione per auto e furgoni con più di 10 anni passerebbe da biennale ad annuale. Sulla carta, la misura punta ad aumentare la sicurezza stradale. Ma nei fatti, per milioni di automobilisti italiani, si tradurrebbe in un’altra spesa fissa.

Oggi una revisione costa circa 80€. Raddoppiarne la frequenza significa mettere mano al portafoglio due volte l’anno fiscale. E il problema non è solo economico. In Italia l’età media delle auto sfiora i 13 anni. Un veicolo su quattro ha più di 19 anni. Parliamo di una fetta enorme di popolazione.

In molte aree del Paese, l’auto resta l’unico mezzo per vivere e lavorare, e spesso chi non cambia l’auto non lo fa per malinconia ma disponibilità economica. Imporre un nuovo balzello annuo rischia di penalizzare proprio chi ha meno alternative. Non a caso, il dibattito è già rovente. E la proposta di Bruxelles, dietro i buoni propositi di sicurezza e ambiente, suona come l’ennesima stangata per milioni di famiglie. E il Governo? Il parere del Ministro delle Infrastrutture non si è fatto attendere.

Matteo Salvini
Matteo Salvini – mobilitasostenibile.it

Salvini alza la voce: “Una follia da fermare”

E non poteva mancare la reazione politica. In prima linea c’è la Lega, con il suo leader Matteo Salvini che non ha usato mezzi termini: “Follia green che va fermata”. Un messaggio chiaro rivolto a Bruxelles, mentre in Italia monta la protesta.

A fare eco alle parole di Salvini è stata anche l’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri, che ha definito la proposta “una tassa nascosta contro chi usa l’auto per vivere”. Ed è proprio questo il punto su cui punta la Lega: il rischio di colpire il ceto medio e le famiglie già in difficoltà. Senza dimenticarsi di chi ha auto d’epoca e le usa in maniera sporadica.

Secondo Salvini, non è il momento per imporre nuovi costi su un bene primario come l’auto, specie in un mercato dell’usato già fragile. La battaglia politica è appena iniziata. E la Lega ha promesso di opporsi in tutte le sedi, puntando a bloccare quella che definisce una misura inutile e dannosa per l’Italia.