UFFICIALE ROTATORIE, scatta la multa da 700€ per questo cartello: fermati a controllarlo sempre | In tantissimi non lo vedono nemmeno

La normativa aggiornata sulle rotatorie - mobilitasostenibile.it
È ufficiale: ora basta un cartello ignorato in rotatoria per ritrovarsi con una multa da 700€. E molti neanche sanno quale sia.
C’è una scena che si ripete ogni giorno, migliaia di volte. Una macchina si avvicina alla rotatoria, rallenta appena, entra decisa. Tutto nella norma, o almeno così sembra. Nessun clacson, nessuna frenata brusca. Ma c’è un dettaglio che sfugge. Un cartello. Uno solo. E da lì può scattare la sanzione che nessuno si aspetta.
Non serve imboccare la rotonda contromano o tagliare la strada a qualcuno. Basta sottovalutare un’indicazione relativamente nuova per molti, ma nota per altri. Perché le rotatorie non sono tutte uguali, anche se lo sembrano. E mentre la testa pensa ad altro – lavoro, semafori, traffico – la legge continua a guardare. E ora, con il nuovo Codice della Strada, osserva anche meglio di prima.
Il nuovo Codice della Strada stringe la vite
Da quando il Codice è stato aggiornato, le regole di precedenza sono diventate molto più rigide. L’articolo di riferimento è il 145, che riguarda proprio le intersezioni e le rotatorie. E la novità è tutta qui: non è più sufficiente conoscere la teoria, bisogna fermarsi a leggere, davvero, ogni singola indicazione presente all’ingresso.
Per chi non lo fa, il rischio è alto: la multa può arrivare a 647€, che salgono a 700€ se la violazione causa un incidente. E non finisce lì. In caso di mancato rispetto della segnaletica, scatta anche la decurtazione dei punti dalla patente, e nei casi più gravi, la sospensione.
Ecco perché la famosa frase “pensavo fosse come sempre” non funziona più. Ora il margine di tolleranza è finito. Il cartello va visto, compreso, rispettato. E chi tira dritto senza neanche rallentare, oggi, paga.

Il dettaglio che può salvarti (o condannarti)
La verità è che non tutte le rotatorie seguono lo stesso schema. Ricordiamo che a partire dal 2004, l’Italia ha adottato in modo sistematico il cosiddetto schema francese: la precedenza va data a chi è già dentro la rotatoria. Ma quelle costruite prima del 2004 o situate in zone con flussi particolari, potrebbero ancora prevedere la precedenza a destra.
In assenza di segnaletica verticale che indichi chiaramente il contrario, la regola generale torna in vigore. Ed è proprio lì che si fa presto a sbagliare: perché l’abitudine prende il sopravvento, e ci si comporta come se tutto fosse scontato. Ma non lo è.
Alcune rotonde, soprattutto quelle in piccoli centri urbani o in zone industriali meno frequentate, non sono mai state aggiornate alla normativa attuale. Un piccolo cartello, magari sbiadito o nascosto dalla vegetazione, cambia completamente le regole del gioco. E quel dettaglio, spesso ignorato, diventa una trappola.
Bastano due secondi per leggere un cartello, ma anche per ignorarlo. Solo che nell’ultimo caso si rischia una sanzione salatissima e una patente più leggera.