ULTIM’ORA GIORGIA MELONI, addio alle auto elettriche: scatta il blocco totale in tutto il territorio | Disastro enorme per chi le aveva comprate

Auto elettrica- Foto di Kindel Media da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Il Governo cambia rotta: sospesa la transizione ecologica, elettriche bloccate e automobilisti nel caos dopo la decisione inaspettata.
Dopo anni di promozione della mobilità sostenibile, si assiste a una svolta che appare tanto drastica quanto sorprendente.
In Italia si registra un brusco rallentamento, di fatto un blocco sul fronte dell’elettrico che porta il Paese molto indietro.
Questa decisione del Governo è piovuta come un fulmine a ciel sereno e ha lasciato increduli sia i cittadini che gli addetti ai lavori.
Il mercato delle auto elettriche aveva appena cominciato a trovare spazio, conquistando anche gli automobilisti inizialmente diffidenti, eppure ora tutto si ferma.
Si blocca la promozione della mobilità elettrica in Italia: quali sono le cause
Mentre in altri Paesi dell’Unione le auto a zero emissioni rappresentano ormai una quota significativa del parco circolante, l’Italia si ritrova a interrompere bruscamente un percorso appena avviato. Molti cittadini, attratti dagli incentivi, avevano già ordinato un veicolo elettrico, ma ora si trovano di fronte a un vicolo cieco. Il rischio concreto è che numerose prenotazioni vengano cancellate e che le speranze di una transizione ecologica vadano ridimensionate.
Nonostante una campagna di incentivi strutturata su più fronti che comprendeva diversi progetti, dall’esenzione del bollo agli sconti sull’acquisto, il meccanismo di promozione dell’elettrico in Italia sembra essersi inceppato. Secondo quanto emerso, le modalità con cui tali misure sono state introdotte stanno producendo l’effetto contrario: invece di incoraggiare, ostacolano la diffusione delle auto elettriche. Il risultato è un danno per chi aveva fatto affidamento su questi strumenti e ora si ritrova con un acquisto sospeso o annullato.

Italia impreparata alla mobilità elettrica: infrastrutture inadeguate
Le criticità non riguardano solo i cittadini. Anche i concessionari e le aziende legate alla filiera della mobilità elettrica segnalano forti disagi, con scorte invendute e investimenti in stand-by. La sensazione generale è quella di un’occasione persa, in un momento in cui l’interesse verso l’elettrico iniziava finalmente a crescere anche nel nostro Paese.
Alla base del blocco vi è anche un nodo strutturale che non si è riusciti a sciogliere: la mancanza di infrastrutture adeguate. In Italia la costruzione di nuove colonnine di ricarica è praticamente ferma, frenata da una burocrazia rigida e tempi di approvazione infiniti. A complicare il quadro, si aggiunge un altro dato allarmante: oltre un quinto delle colonnine già installate risulta scollegato, quindi inutilizzabile. Anche i progetti futuri sono bloccati, perché le procedure richieste per aprire un punto di ricarica sono troppo complesse. Il risultato è un Paese che, pur con veicoli in crescita, resta indietro sul piano operativo.