Ultim’ora Giorgia Meloni, istituita la zona rossa di settembre: divieto di circolazione dalle 7 alle 22 | Scatta il coprifuoco di sicurezza

Divieto di circolazione - mobilitasostenibile.it
A causa delle vacanze degli italiano slittate a settembre, è stato indetto il divieto di circolazione nelle domeniche di settembre.
Partire è diventato un lusso, e non tutti gli italiani se lo sono potuti permettere ad agosto. Prezzi troppo alti, mete affollate e stipendi che non bastano hanno spinto molti a rimandare le ferie.
E così settembre, complice un clima più mite e tariffe un po’ più accessibili, è diventato il mese delle partenze alternative: quasi dieci milioni di italiani hanno scelto questo periodo per viaggiare, più dell’anno scorso. Un controesodo che, però, si è sovrapposto al traffico quotidiano di chi lavora e si sposta normalmente.
Il risultato? Strade e autostrade congestionate, code infinite e una viabilità messa a dura prova in tutta la penisola. Per questo, quest’anno, il Ministero ha scelto la linea dura: introdurre vere e proprie zone rosse a settembre, con il divieto di circolazione nelle domeniche più ‘calde’ del mese. Una misura drastica, pensata per alleggerire il flusso e garantire un po’ di respiro agli automobilisti stretti tra rientri, vacanzieri tardivi e routine lavorativa.
Il divieto di circolazione a settembre 2025
Chi pensa che si tratti di un provvedimento improvviso si sbaglia: già negli anni scorsi settembre aveva portato con sé restrizioni simili. Stavolta, però, la situazione cambia prospettiva. Per chi ha scelto di rimandare le ferie e si ritroverà a rientrare proprio in queste settimane, l’effetto sarà una sorpresa, capace di influenzare concretamente il viaggio di ritorno.
Non parliamo solo di turisti tardivi. Anche chi si muove per lavoro, chi fa avanti e indietro ogni giorno, chi deve incastrare spostamenti familiari e professionali: tutti finiranno coinvolti, perché la misura non guarda in faccia a nessuno. È stata pensata come necessaria, inevitabile, l’unico modo per gestire un traffico che rischiava di diventare ingestibile.
Ed è bene saperlo in anticipo: ci sarà chi non potrà viaggiare affatto in quelle giornate, e ci sarà chi, al contrario, trarrà un beneficio diretto da queste limitazioni. Uno spartiacque netto, che trasformerà settembre in un banco di prova per milioni di spostamenti.

Le giornate di stop e il grande assente sulle strade
Le domeniche del 14, 21 e 28 settembre 2025, dalle 07:00 alle 22:00, vedranno un’assenza particolare dalle autostrade. A fermarsi saranno infatti i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate, bloccati dalla circolazione per tutto l’arco della giornata. Non si tratta di un provvedimento nato all’improvviso, ma di una regola fissata ogni anno dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il calendario dei divieti per i veicoli industriali.
La logica è sempre la stessa; quella di ridurre la pressione del traffico nelle giornate più critiche, quelle che uniscono i rientri dalle vacanze con gli spostamenti quotidiani di chi lavora. Un incrocio che rende settembre un mese particolarmente delicato, dove la convivenza tra turisti, pendolari e autotrasporto rischierebbe di trasformare le strade in una trappola.
Per chi dovrà mettersi in viaggio, però, la notizia ha anche un lato positivo. Senza i camion a occupare corsie e a rallentare le code, l’autostrada diventa più fluida e meno stressante. Un’occasione ideale soprattutto per chi non ama avere i mezzi pesanti accanto durante i sorpassi o nei tratti più trafficati. Settembre, con questi stop programmati, può quindi rivelarsi un mese più scorrevole del previsto.