ULTIM’ORA PATENTE, con la nuova legge guidi anche i camion con la patente che hai: milioni di ragazzini in giro con mezzi enormi | Preparatevi a morire in strada

Camion con patente B - mobilitasostenibile.it
Niente prove complesse, niente test per l’ottenimento della patente C e D: ora chiunque – o quasi – può guidare i camion.
Dai 18 anni in su, per molti l’ambizione è di ottenere la patente B. Quella che consente di guidare un’auto, uno scooter, o comunque veicoli con limiti ben precisi di cilindrata e peso. Questo è comunemente considerato il primo passo verso l’indipendenza, verso il lavoro, verso la vita adulta.
Ma accanto a questa esigenza, ce n’è un’altra: quella di chi deve guidare mezzi ben più grandi. Parliamo di furgoni, camion, veicoli commerciali di una certa stazza. Non sempre per scelta, ma perché è parte del lavoro. E anche chi opta per mezzi più compatti si ritrova comunque a dover fare i conti con una normativa rigida.
Uno dei limiti principali? In Italia, per guidare un camion è sempre servita la patente C, conseguibile solo dai 21 anni – oppure dai 18, ma solo in presenza di percorsi professionali qualificati. Un sistema, questo, con molte barriere, che spesso complica le cose a chi ha bisogno di mettersi alla guida, anche per lavorare. Eppure, complice l’impatto ambientale che stiamo vivendo, qualcosa sta cambiando.
La patente per camion, autobus e trasporto professionale
Quando si parla di mezzi pesanti, siamo abituati a un iter ben preciso. Un percorso regolato nei minimi dettagli, che separa chiaramente la guida privata da quella professionale.
Per condurre un camion, serve la patente C, accessibile dai 21 anni o, in alternativa, dai 18 con un percorso formativo professionale che include anche la CQC Merci – la Carta di Qualificazione del Conducente. Esami teorici, ore di guida obbligatorie, visita medica, prova pratica: niente scorciatoie.
Stesso meccanismo per chi intende guidare autobus o minibus: serve la patente D, riservata a chi ha compiuto almeno 24 anni, più la CQC Persone per il trasporto passeggeri. Anche qui, percorso lungo e formazione strutturata.
Questo è il quadro a cui siamo abituati. Ma mentre da noi tutto resta legato a questo schema, altrove si comincia a ragionare su modelli più flessibili. E la novità parte proprio da una diversa concezione della patente che ben presto potrebbe diffondersi anche in Italia.

Il modello svedese: più flessibilità, meno barriere per i mezzi leggeri
In Europa c’è già chi ha deciso di cambiare rotta. La Svezia, in particolare, ha approvato una modifica alla normativa che amplia di fatto le possibilità offerte dalla patente B. Sì, quella che usiamo tutti per guidare l’auto.
Secondo il nuovo modello, chi possiede una patente di categoria B da almeno due anni potrà mettersi alla guida di veicoli commerciali leggeri fino a 4,25 tonnellate. Un salto di 750 chili rispetto al limite attuale dei 3.500 kg. Non poco, soprattutto se si considera che i mezzi coinvolti sono per lo più elettrici.
Il motivo? Le batterie pesano. Tanto. E spesso, anche i furgoni elettrici più compatti superano i limiti imposti dalla normativa tradizionale. Con questa modifica, invece, si consente di usarli senza obbligare il conducente a ottenere una patente superiore. Basta avere esperienza e rispettare alcune condizioni minime. Visto e considerato che l’Italia è anch’essa indietro con la diffusione dei veicoli elettrici, potrebbe valutare seriamente la normativa.