ULTIM’ORA UNIONE EUROPEA: “Siamo obbligati a mettere il coprifuoco” | Da mezzanotte alle 6 del mattino dovete stare in casa

Coprifuoco notturno - mobilitasostenibile.it
L’Unione Europea vuole introdurre il coprifuoco notturno per la guida: ecco cosa ci aspetta nei prossimi mesi in Italia.
Quando una norma spunta come un fulmine a ciel sereno, inevitabilmente nascono pareri e opposizioni. Il fatto è che ogni decisione, drastica o meno che sia, ha da sempre lo scopo di mantenere ordine e ridurre eventuali problematiche che si possono incontrare nel complesso meccanismo delle strade. Tutto, però, ha dei limiti.
Basti pensare a quando il Codice della Strada, modificando l’articolo che riguarda i test alcolemici e antidroga, ha rimosso l’obbligo per le Forze dell’Ordine di effettuare controlli solo in presenza di uno stato di effettiva alterazione psicofisica. Qui si sono verificati diversi effetti collaterali, tra cui i casi di chi aveva assunto sostanze giorni prima o, addirittura, lo fa a scopo terapeutico. Reflussi gastrici che alterano l’alcol test e via discorrendo.
Insomma, l’obiettivo è chiaro, ma le variabili sono molteplici. Ecco perché la nuova norma proposta dall’UE – quella di introdurre un vero e proprio coprifuoco stradale – ha fatto rumore. E non poco.
Cosa prevede la proposta dell’Unione Europea
Tutto nasce da una proposta di revisione della direttiva europea sulle patenti, inserita nel pacchetto sicurezza stradale presentato nel 2023. L’intento, dichiarato, è quello di ridurre il numero di incidenti gravi sulle strade europee; un obiettivo che da anni Bruxelles insegue con normative sempre più stringenti.
Tra le varie misure ventilate, ha fatto rumore quella che consentirebbe ai singoli Stati membri di introdurre limitazioni alla guida notturna per i neopatentati. Nello specifico, vietare la circolazione dalle 00:00 alle 6:00 ai guidatori con poca esperienza, magari nei primi mesi successivi al conseguimento della patente. Ad oggi, questo obbligo ha trovato una risposta.

La posizione del Ministero delle Infrastrutture
La risposta del governo italiano non si è fatta attendere. A prendere posizione è stato il Ministro Matteo Salvini, che ha definito la proposta una misura sbagliata e poco realistica. Secondo il ministro, imporre un coprifuoco alla guida – anche solo ai neopatentati – significherebbe penalizzare chi lavora su turni notturni, chi vive fuori città, chi semplicemente ha bisogno dell’auto per muoversi senza alternative.
Per Salvini, il modo per aumentare la sicurezza stradale non è bloccare le persone, ma investire in educazione, manutenzione, controlli e tecnologie. In altre parole: prevenire sì, ma senza restrizioni indiscriminate.
Tuttavia, lo scenario non è del tutto chiuso. Perché se i numeri degli incidenti notturni dovessero continuare a salire, è possibile che sia l’Unione Europea sia il Ministero delle Infrastrutture tornino a ragionare su misure ad hoc. Magari non un coprifuoco rigido, ma una variante più sostenibile, più flessibile, pensata per tutelare i giovani senza limitare inutilmente la libertà di tutti.