Vacanze estive 2015: il report Michelin sulle abitudini degli automobilisti

MICHELIN ha pubblicato una nuova relazione sugli automobilisti europei, che analizza il comportamento di guida nel periodo dell’anno atteso con trepidazione da tutti: le vacanze estive.  Da una prima lettura dei dati statistici emerge che più le distanze di percorrenza sono alte, maggiore è la velocità media, che addirittura può arrivare a raddoppiare.  Anche se accompagnati da partner dotati di patente di guida, pochi condividono il volante, persino nei viaggi di 6 ore o più. Gli automobilisti effettuano alcune verifiche prima di mettersi in viaggio, ma non altre. Ben il 50% perde di vista un elemento fondamentale: il controllo preventivo dell’usura delle gomme,  fermandosi spesso al monitoraggio della sola pressione degli pneumatici.

VANCANZE 2015 e Automobilisti alla guida

Per offrire un quadro completo sul comportamento degli automobilisti durante gli spostamenti in auto per raggiungere le località di vacanza Michelin con il suo Road Usage Lab, ha rilevato, monitorato e analizzato le abitudini al volante di un campione di 2.500 automobilisti in tutta Europa che affrontano le vacanze estive, facendo emergere interessanti informazioni.

La maggior parte degli automobilisti europei, circa il 50%, sceglie agosto come mese di partenza per le vacanze. L’86% decide di restare entro i confini nazionali, sopratutto italiani e spagnoli (oltre il 90%), mentre sono i tedeschi (46%) quelli che si avventurano di più fuori dal proprio Paese. Relativamente ai chilometri percorsi durante le vacanze in media si va da 300 a 600 km, passando circa sei ore al volante. Solo un automobilista su dieci supera i 1.000 chilometri per andare in ferie, tra questi sono i francesi e i tedeschi i più avventurosi nel percorrere lunghe distanze, mentre gli inglesi sono quelli che percorrono tragitti più brevi.

Soltanto il 24% degli automobilisti europei si concede una pausa regolare (ogni due ore al volante), percentuale che scende al 17% nei viaggi oltre 1.000 km. Se la distanza da percorrere è inferiore a 300 chilometri un terzo degli automobilisti non si ferma mai. Anche nei viaggi di più di 6 ore sono pochi coloro che condividono il volante anche se accompagnati da partner dotati di patente di guida.

Relativamente ai controlli dello stato dell’auto prima di mettersi in viaggio questi aumentano con l’aumentare della lunghezza del viaggio da affrontare. Il 73% dichiara di controllare il livello dell’olio e l’82% la pressione degli pneumatici. Percentuale che però scende al 50% per quanto riguarda il controllo dell’usura degli pneumatici, altro aspetto fondamentale per la sicurezza che, come sottolinea Michelin, è importante monitorare attentamente e con continuità.

Per quanto riguarda invece il comportamento in strada il report di Michelin fa notare come man mano che cresce la distanza di percorrenza maggiore è la velocità media che addirittura raddoppia, passando da 42 km/h dei viaggi brevi agli 89 km/h dei viaggi lunghi. Ne deriva che gli spagnoli, che sono quelli che utilizzano più di tutti le autostrade, facciano registrare la velocità media più alta (95 km/h), mentre gli inglesi che sono i minor frequentatori di autostrade vantano la velocità media più bassa (82 km/h).

Per un automobilista, la differenza tra un viaggio breve a 42 km/h e un viaggio lungo a 89 km/h potrebbe non essere degna di nota. Ma lo è invece per gli pneumatici, come confermano anche alcune nozioni fisiche di base. Le ruote non si limitano a muoversi in avanti, ma girano anche su loro stesse, molte volte al secondo, con tutto lo stress che tale movimento comporta.

Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto dell’auto con il terreno e devono:

  • condurre il veicolo nella direzione imposta dall’automobilista;
  • trasmettere frenate e accelerazioni al suolo;
  • assorbire le irregolarità della strada;
  • sopportare il peso del veicolo e tutti i sovraccarichi collegati ai movimenti dinamici dell’auto…
  • … oltre ai sovraccarichi aerodinamici alle alte velocità.

I vincoli degli pneumatici

La forza centrifuga che agisce su uno pneumatico in movimento è riassunta dall’equazione mv2/R, dove m è la massa dello pneumatico, v la velocità dell’auto ed R il suo raggio.

Per uno pneumatico di taglia normale, per esempio la misura 205/55R16, dove R16 indica un cerchione da 16“, la velocità media nei viaggi a lunga percorrenza implica un vincolo supplementare di 6 tonnellate sullo pneumatico, rispetto a viaggi su distanze più brevi.

Ecco perché è fondamentale che i quattro pneumatici siano tutti in ottime condizioni e altrettanto importante verificarne lo stato prima di imbarcarsi in un viaggio lungo.

Questi risultati derivano dalle ricerche concrete effettuate dal Road Usage Lab di MICHELIN, un “laboratorio su strada” che elabora informazioni e insight basandosi su dati reali raccolti in tempo reale dai veicoli di 2.500 automobilisti di tutta Europa, dotati di strumenti per monitorare il comportamento del veicolo e dell’automobilista 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

La conclusione è chiara: la scelta degli pneumatici è sempre fondamentale. Gli pneumatici di oggi sono il risultato di un pensiero innovativo, così come della richiesta di prestazioni sempre migliori. E con MICHELIN, gli automobilisti sono parte integrante del processo di progettazione.

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