173€ di multa, scatta il divieto del clacson: dal 1 Agosto non puoi usarlo più | È legge

Divieto di clacson, foto di Joanie Xie da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Rumore zero in città: la guida diventa più silenziosa e responsabile con controlli serrati volti ad eliminare e ridurre l’inquinamento acustico.
Dal 1° agosto cambiano le regole per chi è abituato a usare il clacson con troppa leggerezza. In realtà le norme esistono da anni, ma ora si prevede una stretta sull’applicazione, con multe fino a 173 euro.
L’obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento acustico e rendere la circolazione urbana più ordinata e civile. A fare da riferimento è l’articolo 156 del Codice della Strada.
Questa norma impone limiti precisi all’uso dei segnali sonori, come il clacson, che sono da utilizzare solo in situazioni di pericolo reale e immediato.
Le autorità locali sono pronte ad aumentare i controlli, soprattutto nei centri abitati, dove l’uso improprio del clacson rappresenta una delle principali fonti di disturbo per i residenti.
Inquinamento acustico: quando scatta la multa per uso improprio del clacson
Il provvedimento rientra in una più ampia strategia di tutela della vivibilità urbana, che punta anche sulla responsabilità individuale di ogni automobilista. Il Codice della Strada stabilisce, infatti, che il segnale acustico debba essere utilizzato esclusivamente per ragioni di sicurezza. Deve essere breve, discreto e mai impiegato per richiamare l’attenzione, salutare o manifestare impazienza. Nei centri abitati è vietato in quasi tutti i casi, a eccezione di situazioni di pericolo immediato.
Fuori città, invece, l’uso è consentito per segnalare la propria presenza in manovre potenzialmente rischiose, come il sorpasso. Nelle ore notturne è raccomandato l’uso dei fari a intermittenza per sostituire il suono del clacson, proprio per evitare disturbi alla quiete pubblica. Chi guida veicoli di emergenza è esentato da queste limitazioni, ma per tutti gli altri la normativa è chiara: il clacson non è uno sfogo, è uno strumento da usare con giudizio.

Controlli intensificati per scoraggiare l’uso del clacson nelle aree residenziali
Le sanzioni previste per l’uso improprio del clacson vanno da un minimo di 42 a un massimo di 173 euro. Gli importi più alti scatteranno nei casi di violazioni reiterate o nei contesti urbani, dove il rumore ha impatti maggiori. Le forze dell’ordine intensificheranno i controlli proprio nei punti più sensibili, come incroci trafficati o aree residenziali.
In alcune situazioni, l’abuso del clacson potrebbe persino essere interpretato come disturbo alla quiete pubblica. Bisogna quindi fare meno rumore e più attenzione. I comuni attiveranno campagne informative per ricordare agli automobilisti che guidare in silenzio è anche un gesto di rispetto verso gli altri e un contributo concreto alla vivibilità collettiva.