508€, scatta la tassa Salvini sulle auto usate: è la prima imposta in assoluto | Conviene comprare l’auto nuova

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Il mercato delle auto è messo a dura prova dalle novità che riguardano le tasse relative al passaggio di proprietà: ecco cosa succede.

Chi sceglie un’auto di seconda mano si trova ad avere a che fare con un’imposta che grava notevolmente sul bilancio familiare: 508,20 euro da pagare senza possibilità di esenzione.

Si tratta del costo del passaggio di proprietà, un’operazione obbligatoria, regolata dal Codice della Strada e dai registri della Motorizzazione.

Non si tratta quindi di una nuova tassa appena introdotta, ma di un costo già in vigore da tempo e che spesso rappresenta la parte più onerosa di un acquisto nel mercato dell’usato.

Il dibattito politico e mediatico nato attorno a questa somma ha riportato al centro dell’attenzione il tema del reale risparmio nell’acquistare un’auto non nuova.

Passaggio di proprietà: perché è una tassa obbligatoria

Molti automobilisti si trovano a valutare se convenga davvero investire in un veicolo di seconda mano o se, a fronte di spese obbligatorie così consistenti, non sia più logico puntare direttamente su un’auto appena uscita di fabbrica. Come precisato il pagamento di 508,20 euro non è una novità normativa, bensì il costo richiesto per il trasferimento della titolarità di un veicolo usato. Questa somma comprende gli oneri amministrativi, l’imposta di bollo e le pratiche necessarie alla registrazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

La obbligatoria e vincolante del passaggio di proprietà ha alimentato malumori e critiche, perché annulla parte del vantaggio economico che spinge molte persone a rivolgersi al mercato dell’usato. La cifra, considerata da molti troppo elevata, diventa quindi uno dei fattori principali che orientano le decisioni di spesa.

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Che cos’è il passaggio di proprietà e perché è così importante

Quando si parla di passaggio di proprietà si fa riferimento all’atto con cui viene trasferita ufficialmente la titolarità di un veicolo da un venditore a un nuovo acquirente. Senza questa procedura l’auto rimarrebbe a tutti gli effetti intestata al proprietario precedente, con conseguenze legali e fiscali importanti. Multe, bollo e responsabilità civili continuerebbero infatti a ricadere su chi risulta registrato al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Per questo motivo la normativa impone l’obbligo del passaggio, che deve essere certificato con documenti specifici e con il pagamento di imposte e bolli, tra cui la cifra fissa di 508,20 euro. Questa somma copre le spese di registrazione al PRA e alla Motorizzazione, oltre ai costi amministrativi delle pratiche. In assenza del passaggio, l’acquisto non ha alcun valore legale e l’acquirente non diventa il legittimo proprietario del mezzo.