Colonnine elettriche sotto attacco: fare la ricarica è impossibile, le stanno distruggendo in tutta Italia

Cavi elettrici tagliati - fonte Freepik - mobilitasostenibile.it

Si moltiplicano in tutta Italia i casi di questo genere. Le colonnine sono il bersaglio di vandali, ma c’è più di una possibile soluzione.

Il nostro paese non è di certo tra quelli più avanti sul tema della mobilità sostenibile. Le auto elettriche rappresentano ancora soltanto il 4,5% della quota di mercato, mentre nel resto del mondo si stima che tale percentuale possa raggiungere il 25% nel corso del 2025.

I numeri sono in crescita, questo è vero, anche se ad un ritmo troppo lento. Pesano ancora molti ostacoli. In primis il prezzo troppo alto di questa tipologia di veicolo. Poi, la mancanza di un’adeguata rete di colonnine di ricarica, così come i problemi legati all’autonomia.

C’è poi una certa dose di scetticismo degli automobilisti nei confronti di una tecnologia che, pur avendo ancora problemi da risolvere, è in realtà strategica per il futuro della mobilità sostenibile.

Lo scetticismo è anche comprensibile, ma lo è meno quando si arriva a vandalizzare le colonnine di ricarica. Si tratta di un fenomeno purtroppo più diffuso di quanto si possa pensare. E l’ultimo caso riaccende un dibattito presente da molto tempo.

Un ennesimo caso di tagli di cavi alle colonnine

Siamo a Milano, di fronte al Campus Bovisa del Politecnico. A riportare la vicenda è il sito vaielettrico.it, che ha ricevuto una segnalazione da un lettore che ha documentato con fotografia la situazione. La colonnina di via Giovanni Durando, infatti, era stata resa completamente inutilizzabile da alcuni vandali, che ne aveva tranciato i cavi e poi l’aveva danneggiata.

Con i cavi in questo stato, la colonnina milanese è completamente inutilizzabile. Si tratta ovviamente di un bell’impiccio per i possessori di un’auto elettrica che vivono nella zona. Ed è tutto meno che un caso isolato: le segnalazioni di questo tipo si stanno moltiplicando. E crescono i furti dei cavi stessi.

Il caso di Milano - fonte Freepik - mobilitasostenibile.it
Il caso di Milano – fonte Freepik – mobilitasostenibile.it

Una possibile soluzione ad un problema molto grande

Gli operatori del settore stanno cercando contromisure efficaci. Le soluzioni attualmente in uso per monitorare le stazioni di ricarica non hanno garantito successo e si sono spesso rivelate insufficienti. I dispositivi di sicurezza vengono facilmente elusi o distrutti, causando ulteriori danni.

C’è però un’innovazione promettente destinata ad essere la svolta per questo problema. Ovvero, l’inserimento nei cavi di una sostanza chimica che ne compromette il rame, che poi è l’obiettivo principale di questi vandali e ladri. In questo modo il rame diventerebbe invendibile, scoraggiando alla radice i furti.