Ruba a tua moglie due mollette per il bucato e mettile in auto: avrai sempre la macchina pulita come in autosalone | Questo trucco lo conoscono solo gli addetti del settore

Due mollette e lo sfondo di un abitacolo dell'auto

Il trucco delle mollette in auto - mobilitasostenibile.it

Bastano due mollette per ottenere un abitacolo fresco e confortevole: non spendi nulla e l’auto sembrerà appena uscita dall’autosalone.

L’auto è da sempre uno di quei luoghi personali in cui si passa molto tempo e per cui molti spendono energie – e denaro – pur di mantenerla confortevole. Ma come ogni spazio interno che si rispetti, ha bisogno di pulizia e cura, quasi fosse il salotto di casa.

In fondo, la differenza non è poi così marcata: ci sono i tessuti dei sedili, i tappetini, le finestre. Insomma, l’auto va pulita se si vuole mantenerla vivibile. Soprattutto se, oltre a noi, ci salgono anche altre persone.

Ed è qui che rubare può tornare utile. Non si parla certo di andare con il passamontagna nella prima tabaccheria, ma di frugare nel cesto delle mollette da bucato e sottrarne due al loro compito originale, per arruolarle in qualcosa di ben più utile.

Due mollette, un gesto e l’abitacolo cambia aria

Quando si entra in un’auto che ha un profumo gradevole, la sensazione è completamente diversa: ci si rilassa di più, si affronta il traffico con meno nervosismo, e persino il caldo sembra meno opprimente. Il segreto? Sta tutto nel modo in cui usiamo queste mollette. O meglio, in dove le mettiamo – e soprattutto cosa ci facciamo prima.

Il trucco funziona perché sfrutta qualcosa che già c’è. Non si aggiunge niente di artificiale, si potenzia semplicemente quello che fa già parte della nostra routine. Ma per farlo funzionare davvero – e farlo durare – serve un dettaglio in più. E sì, serve anche scegliere bene cosa usare.

molletta attaccata alla bocchetta dell'aria
Come sfruttare le mollette per profumare l’auto – mobilitasostenibile.it

Come sfruttare il trucco delle mollette in auto

Per rendere questo trucco davvero efficace bastano poche gocce di olio essenziale. Queste, vendute in boccette nei negozi per la casa ed erboristerie, costano relativamente poco ma durano diverso tempo rispetto ai profumatori classici. E, non meno importante: non sono tossici.

Lavanda, menta, limone o eucalipto sono le scelte più diffuse per chi cerca freschezza, ma nulla vieta di optare per una profumazione più decisa come il sandalo o il patchouli, se piace. L’importante è usare solo legno naturale: le mollette in plastica, per forza di cose, non assorbono e non rilasciano nulla.

Una volta imbevute (senza esagerare), le mollette vanno fissate alle bocchette dell’aria. Non sopra, non sotto: proprio sulle griglie, in modo che il passaggio dell’aria calda o fredda diffonda il profumo in modo uniforme. Così ogni volta che si accende il climatizzatore, l’abitacolo si riempie di una fragranza leggera ma persistente, senza gli odori chimici dei deodoranti commerciali.

Nessuna spesa, nessuno spreco. Solo due mollette, un po’ di fantasia e un’auto che sa di casa, anche nei giorni più caotici. E quando l’essenza svanisce? Basta aggiungere qualche goccia in più e il trucco riparte da capo.