UFFICIALE GIORGIA MELONI, scatta l’abbonamento automobilisti: ogni settimana devi pagare la nuova tassa | Ecco a quanto ammonta

Rincari automobilisti

Rincari automobilisti- Foto di Los Muertos Crew da Pexels-MobilitàSostenibile.it

Avere un’automobile comporta costi sempre più alti: ecco l’ultimo salasso che investe gli italiani che si muovono per lavoro ogni giorno.

Non bastavano i rincari sui beni di prima necessità, l’inflazione alimentare e l’aumento delle bollette: ora a pesare sul bilancio familiare c’è anche il costo crescente del carburante.

Non si tratta di un’imposta formalmente approvata in Parlamento, ma di un aumento delle accise sul carburante che si traduce, nei fatti, in una vera e propria “tassa settimanale”.

La stangata, infatti, arriva a incidere notevolmente sui costi previsti settimanalmente da chi si sposta per lavoro o altre esigenze.

Si può considerare una sorta di “abbonamento forzato” che devono sottoscrivere gli automobilisti italiani per poter circolare.

Aumento costo del carburante: una spesa forzata per le famiglie italiane

I costi sembrano davvero insostenibili per le famiglie. Con l’ipotesi di un incremento di 0,10 euro al litro, ogni pieno da 40 litri costa 4 euro in più. Quattro euro che, moltiplicati per una media di un pieno a settimana, portano a un aumento annuo di circa 200 euro. Nessuna misura di sostegno è prevista per ora, né per chi usa l’auto per motivi di lavoro né per chi vive in zone non servite dai trasporti pubblici.

Il risultato è che milioni di italiani, già colpiti da altri aumenti, si trovano ora a dover mettere in conto anche questa nuova spesa costante. Per poter continuare ad utilizzare l’automobile per gli spostamenti quotidiani, quindi, bisogna mettere in conto di versare ogni sette gironi circa altri soldi. E con l’andamento instabile del prezzo del petrolio, non si esclude che l’importo possa crescere ulteriormente nei prossimi mesi.

Aumento prezzi carburante
Aumento prezzi carburante- Foto di Erik Mclean da Pexels-MobilitàSostenibile.it

Prezzi in aumento per benzina e diesel: crescono anche le polemiche

Diversamente da altri provvedimenti fiscali, questo rincaro non prevede fasce di esenzione. Non importa che si tratti di pendolari, professionisti, studenti o pensionati: chiunque abbia un veicolo e faccia rifornimento si troverà a pagare di più. Il rincaro delle accise si applica su scala nazionale, senza distinzioni geografiche o sociali.

A protestare sono soprattutto le associazioni dei consumatori, per le quali questo rincaro dei carburanti si traduce in una misura regressiva, che pesa maggiormente su chi ha meno risorse. Il malumore sta serpeggiando rapidamente tra gli italiani, poiché non c’è abbastanza chiarezza intorno agli attuali e futuri rincari. In un contesto già segnato da sfiducia e stanchezza, la prospettiva di un esborso fisso ogni settimana per il semplice fatto di muoversi con la propria auto rischia di alimentare ulteriormente la frattura tra cittadini e istituzioni.