“Mi perdoni agente, avevo molto caldo”, “Non mi interessa, sono 400€ di multa”: scatta il divieto di aria condizionata | La nuova legge estiva

Aria condizionata auto- Foto di Diana da Pexels-MobilitàSostenibile.it
Le nuove sanzioni per l’uso scorretto del climatizzatore in auto accendono la polemica: ecco quando è vietato accenderlo e cosa prevede il Codice della Strada.
Con l’arrivo dell’estate e delle temperature elevate, accendere il climatizzatore in auto sembra un gesto del tutto naturale e ritenuto assolutamente necessario.
Le recenti interpretazioni del Codice della Strada, però, stanno cambiando radicalmente le abitudini di molti automobilisti italiani anche in relazione all’aria condizionata.
In particolare, l’articolo 157 prevede una sanzione che può raggiungere i 444 euro per chi tiene acceso il condizionatore mentre il veicolo è fermo, anche in semplice sosta o parcheggio.
La motivazione va ricercata nella volontà di limitare le emissioni inquinanti inutili, in linea con le normative europee in materia ambientale.
Aria condizionata in auto: sono previste sanzioni per chi non rispetta le regole
La sanzione, che parte da 223 euro e può arrivare fino a 444 euro, non si applica in marcia, ma solo in caso di veicolo in sosta con motore acceso per far funzionare l’aria condizionata. Questo vale, ad esempio, durante le attese nei parcheggi, nelle zone di carico e scarico o anche in doppia fila. Il problema non è l’aria fresca in sé, ma l’inquinamento atmosferico prodotto inutilmente.
In effetti, tenere acceso il motore al solo scopo di alimentare sistemi di comfort rappresenta un consumo inutile di carburante e un’emissione evitabile di gas nocivi. Il principio, ribadito più volte anche dalla giurisprudenza, è quello della razionalizzazione dei consumi energetici e della tutela ambientale, sempre più centrali anche nella normativa sulla mobilità. Le forze dell’ordine sono autorizzate a sanzionare chiunque venga sorpreso in queste condizioni, indipendentemente dalla temperatura esterna o dal disagio percepito.

Come rispettare le norme e stare freschi: le regole per l’aria condizionata in auto
Neanche il caldo torrido rappresenta una giustificazione sufficiente per evitare la multa. Frasi come “mi sentivo male” o “non respiro dal caldo” non evitano la sanzione, soprattutto quando il veicolo non è in movimento. L’unica soluzione legittima per rinfrescare l’abitacolo resta quella di accendere il climatizzatore durante la marcia. Diversamente, si consiglia di cercare zone d’ombra per il parcheggio, di utilizzare tendine parasole e di arieggiare l’auto prima di salire.
Le regole, in vigore su tutto il territorio nazionale, non sono nuove, ma la loro applicazione è diventata più rigorosa. Con l’arrivo dell’estate, ogni automobilista è chiamato a prestare maggiore attenzione, anche ai dettagli più piccoli: meglio tenere spento il climatizzatore quando non strettamente necessario, anche a costo di qualche goccia di sudore in più.