UFFICIALE GIORGIA MELONI, addio alla benzina dal 1 Luglio: le auto dovranno circolare senza | Siamo tutti rovinati

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni - mobilitasostenibile.it

Chi girerà con più benzina del dovuto all’interno del veicolo commetterà un illecito penale: “non viene rispettato il pagamento dell’accisa”.

Ci hanno detto che il futuro è elettrico, che i motori termici hanno i giorni contati, che entro il 2035 diremo addio a benzina e diesel. Peccato che, a guardare bene, l’Italia sembri ancora parcheggiata in un’altra epoca. I numeri parlano chiaro: le auto elettriche pure (quelle davvero a zero emissioni) nel nostro Paese rappresentano meno del 5% del mercato. Una goccia in un mare di motori tradizionali.

E i cittadini? Frastornati. Perché vorrebbero anche cambiare auto, magari fare la loro parte, ma poi fanno due conti e si accorgono che serve un mutuo per un’elettrica decente. E allora si tengono stretto quello che hanno.

Nel frattempo, arrivano le strette. Prima no all’Euro 4, ora di mira c’è l’Euro 5 (in alcune regioni italiane). Insomma, pare che man mano si stia cercando di limitare quanto più possibile i veicoli inquinanti.

Carburante vs l’elettrico: cosa sta succedendo

Il problema è più complesso – e anche piuttosto strutturale. Le auto elettriche costano troppo, le colonnine sono poche (e spesso guaste), gli incentivi sono farraginosi, il mercato dell’usato praticamente non esiste. E nel frattempo? Ci si affida agli ibridi, che sono un po’ il compromesso pigro di chi non vuole decidere da che parte stare.

Il problema è che anche il carburante costa, e non poco. Negli ultimi mesi si è parlato dell’aumento del diesel, a causa dell’adeguamento delle accise. Ecco, ora per lo stesso tema accise emerge un nuovo quadro – che poi nuovo non è – dove le protagoniste sono sempre loro: le taniche, i litri di troppo, e gli automobilisti ignari.

Taniche carburante
Il divieto di trasposto del carburante – mobilitasostenibile.it

Addio carburante in auto

La legge è attiva da anni, ma con l’inizio dell’estate è bene tenerla a mente. Se ci si mette in auto con più di 10 litri di carburante in tanica, non si rischia una semplice multa: si rischia un reato vero e proprio. E non serve nemmeno dimostrare che quel gasolio fosse destinato alla rivendita. Basta il quantitativo, basta la modalità ‘atipica’ – ovvero fuori dal normale serbatoio – e la legge presume automaticamente che ci sia dietro un fine commerciale.

È un tema che, a prima vista, potrebbe sembrare marginale. Ma nella pratica quotidiana, soprattutto nelle zone di confine o in periodi in cui i prezzi del carburante oscillano pesantemente, torna di stretta attualità. Perché chi pensa di fare scorta per risparmiare, o chi varca la frontiera con taniche piene dopo un pieno economico all’estero, potrebbe inconsapevolmente finire nei guai seri.

La Corte di Cassazione, con una vecchia sentenza, ha messo nero su bianco un principio fondamentale: non conta solo cosa si trasporta, ma anche come. E nel caso dei prodotti soggetti ad accisa – come appunto il carburante – la soglia della legalità può essere superata in un attimo. Basta una tanica di troppo.