Posto di blocco, da quest’anno addio patente e libretto: ci vuole il TA per circolare legalmente in Italia | Devi pagarlo e ogni anno va rinnovato

Documenti al posto di blocco

Post di blocco, i documenti del 2025 - mobilitasostenibile.it

Non solo patente e libretto: ad emergere ai posti di blocco di tutta Italia arriva il TA. Tenerlo aggiornato diventa obbligatorio. 

Succede sempre più spesso. Vi fermano, mostrate patente e libretto, tutto sembra regolare. Ma da quest’anno c’è qualcos’altro. Qualcosa che non portiamo fisicamente con noi, ma che determina se possiamo circolare o no.

Si chiama TA. Due lettere che attivano sistemi invisibili. Se manca, si rischia una multa salata e persino il fermo amministrativo del veicolo. E il bello – si fa per dire – è che nessuno ve lo chiede apertamente: lo scoprono loro, in silenzio, con un click.

Nel 2025, di fatti, questo misterioso TA è diventato un obbligo a tutti gli effetti, eppure quasi nessuno sa cos’è davvero. Ma se non lo hai, l’auto non può circolare.

Controlli incrociati e zero scuse: il TA ora lo verificano in automatico

Dal 1° giugno 2025, grazie all’aggiornamento del CED (Centro Elaborazione Dati) del Ministero, i controlli stradali sono diventati molto più rapidi – e molto più precisi. Oggi basta una lettura targa per sapere se un veicolo è assicurato, revisionato e perfino in regola con il pagamento della tassa automobilistica.

Non è più una verifica a campione, ma è automatica e digitale. Le forze dell’ordine, muniti di tablet o terminali a bordo, ricevono in tempo reale tutte le informazioni collegate alla targa. Se manca il TA, parte una sanzione amministrativa da oltre 700€, e in certi casi può scattare anche il fermo del veicolo.

Il problema? Il TA va rinnovato ogni anno, ma non esiste un avviso garantito. Niente PEC obbligatorie, niente lettere assicurate. Te lo devi ricordare da solo. E se te lo dimentichi, il sistema non dimentica affatto.

Posto di blocco carabinieri
Posto di blocco – mobilitasostenibile.it

Il vecchio bollo auto in versione 2.0

Dietro quella sigla – TA – non c’è nessun nuovo documento segreto. C’è semplicemente il bollo auto. Quello che per anni molti hanno trascurato, pagato in ritardo, o ignorato del tutto pensando che fosse una tassa minore.

Ma nel 2025, la musica è cambiata. Il bollo è diventato un requisito vincolante per la circolazione, al pari della revisione o dell’assicurazione. Non si porta nel cruscotto, non serve stamparlo, ma viene tracciato. E se non risulta pagato, la macchina risulta irregolare.

A peggiorare la situazione, ci pensano i nuovi strumenti digitali, sempre più connessi tra Motorizzazione, ACI e forze dell’ordine. Questo permette di stanare in tempo reale chi è fuori regola, senza margini di errore.

Quindi sì, il TA è solo il bollo auto. Ma se dapprima veniva preso alla leggera, oggi non pagarlo significa uscire di casa già con la multa scritta addosso.