Patente B, dopo 30 anni addio ell’esame teorico: salutiamo crocette e quiz sui libri | Via libera alla pratica

Quiz patente

Quiz patente, foto di RDNE Stock project su Pexels-MobilitàSostenibile.it

Cambia tutto per chi si prepara alla patente: test più realistici, più ore di guida e addio al vecchio sistema di quiz.

Dopo trent’anni di esami teorici basati su crocette, mnemonica pura e risposte multiple, si prepara una svolta radicale per il conseguimento della patente B.

A partire dal 2025, infatti, l’esame per l’abilitazione alla guida subirà un profondo rinnovamento con l’obiettivo di renderlo più attinente alla realtà della strada.

A confermarlo è il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha parlato della necessità di superare i vecchi schemi “alla ruota della fortuna” per avvicinarsi a un modello centrato sull’esperienza pratica.

Il nuovo impianto dell’esame prevede quindi meno enfasi sulla teoria classica e maggiore attenzione all’addestramento su strada.

Nuovo esame della patente: meno teoria e più attenzione alla responsabilità alla guida

Oltre alla revisione dell’esame per conseguire l’abilitazione alla guida, si rafforzano anche i criteri per accedere alla patente e per mantenerla. Restano in vigore i limiti per i neopatentati: zero alcol per i primi tre anni e divieto di guida di veicoli con potenza superiore a 75 kW/t per lo stesso periodo. Chi viene sorpreso alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe prima dei 21 anni, non potrà ottenere la patente fino al compimento dei 24.

Le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza sono state aggravate: se il tasso alcolemico supera 0,8 g/l, sulla patente sarà indicato l’obbligo di utilizzare veicoli dotati di alcolock. Per le sostanze stupefacenti, l’accertamento non è più legato allo “stato di alterazione”, ma basta la presenza della sostanza. La Polizia stradale potrà effettuare test della saliva anche senza incidenti. Aumentano anche le multe per l’uso del cellulare alla guida: fino a 1.000 euro e sospensione della patente fino a 2 mesi, con pene più severe in caso di recidiva.

Lezioni di guida
Lezioni di guida, foto di Kindel Media su Pexels-MobilitàSostenibile.it

Incentivi per chi studia educazione stradale: massimizzare la consapevolezza per ridurre gli incidenti

Il pacchetto di riforme introduce anche un incentivo per gli studenti: chi avrà frequentato corsi scolastici di educazione stradale riceverà un bonus di 2 punti sulla patente. In questo modo si intende valorizzare l’apprendimento consapevole e premiare l’impegno nella formazione.

La misura si inserisce in una visione più ampia di riforma del Codice della Strada che punta a formare conducenti preparati fin dalla giovane età, non solo tecnicamente ma anche praticamente. L’obiettivo è ridurre gli incidenti stradali, migliorare la sicurezza e responsabilizzare i futuri automobilisti. Si può dire addio alla patente ottenuta con il solo studio sui libri: da oggi serve dimostrare di saper guidare davvero.