“440€ di multa”: ufficiale divieto assoluto di aria condizionata | Devi morire di caldo

Aria-condizionata-in-auto-Foto-di-Athena-Sandrini-da-Pexels-MobilitàSostenibile
Una dimenticanza costosa: ecco quando usare il climatizzatore in auto diventa un illecito e l’eccessivo caldo non giustifica l’infrazione.
In estate l’istinto di accendere l’aria condizionata è naturale. Le temperature elevate trasformano l’abitacolo in una piccola serra e, spesso, l’unica via di salvezza sembra essere il climatizzatore.
Non è, però, sempre è possibile farne uso senza rischiare pesanti sanzioni. A stabilirlo è una norma precisa del Codice della Strada, spesso ignorata ma pienamente in vigore: l’articolo 157.
Secondo quanto previsto, mantenere acceso il condizionatore mentre l’auto è ferma, anche solo in sosta temporanea, costituisce una violazione che può costare tra i 223 e i 444 euro di multa.
Il motivo è ambientale: si vieta la produzione inutile di emissioni, anche se la vettura non è in movimento. Dunque, chi resta in auto con il motore acceso solo per godere del refrigerio, può essere sanzionato.
Sosta con il motore acceso: perché è vietato accendere l’aria condizionata
Il punto chiave è la sosta con motore acceso. L’articolo 157, comma 7-bis, stabilisce che non è consentito tenere acceso il motore del veicolo durante la sosta, inclusi i casi in cui lo si faccia per far funzionare il climatizzatore. Questa norma non è nuova, ma è diventata oggetto di controlli più rigorosi nei mesi estivi, quando l’uso del condizionatore aumenta.
Il principio alla base è la tutela ambientale: il motore acceso comporta emissioni e produrle senza necessità di circolazione è considerato uno spreco e un danno all’ambiente urbano. Le multe, già previste da tempo, possono essere elevate anche senza preavviso, soprattutto in zone soggette a restrizioni ambientali. È irrilevante se fuori ci siano 40 gradi o se si stia aspettando qualcuno: in quei momenti, la legge impone di spegnere il motore.

Quando è consentito l’uso del condizionatore in auto per evitare danni ambientali
L’utilizzo del condizionatore è quindi lecito soltanto se il veicolo è in marcia o in sosta momentanea per esigenze di circolazione. Fermarsi al bordo della strada, magari in doppia fila o in un’area di carico/scarico, con l’unico scopo di rinfrescarsi, può essere sufficiente per far scattare la sanzione.
Non servono giustificazioni: “faceva caldo” non è una scusa accettabile. Gli agenti possono accertare la violazione semplicemente osservando il veicolo in sosta con motore acceso. L’attenzione si è intensificata anche a seguito delle direttive sulla qualità dell’aria nelle aree urbane. La raccomandazione è quindi chiara: in estate, prima di accendere il climatizzatore, assicurarsi di non essere fermi. In caso contrario, il refrigerio può costare caro.