Posto di blocco, dal 1 agosto scatta l’obbligo dell’ADAS: lo devi montare per forza | La legge lo dice chiaramente

Controlli al posto di blocco - mobilitasostenibile.it
Da agosto sarà importante che i veicoli abbiano l’ADAS a bordo: cos’è, a cosa serve e cosa dice la legge in merito.
C’è un nuovo tipo di controllo su strada, e non ha nulla a che vedere con la revisione o il libretto. Stavolta si guarda se l’auto pensa, reagisce, corregge. In pratica: se ha l’ADAS. Un sistema che fino a poco fa sembrava un lusso da auto di fascia alta, e che oggi invece è diventato un requisito obbligatorio per i veicoli.
Il punto è che non basta più mostrare la patente o dire che l’auto è in regola: adesso bisogna anche dimostrare che è tecnologicamente all’altezza. E se qualcosa manca, le forze dell’ordine possono fermare il veicolo sul posto, senza possibilità di appello.
Cos’è davvero l’ADAS e perché tutti ne parlano
ADAS non è più solo un’opzione da scegliere in fase d’acquisto, come il tetto panoramico o i sedili riscaldati. È un sistema di sicurezza attiva, già reso obbligatorio da un regolamento europeo entrato in vigore nel luglio 2024. E adesso, con il periodo di adattamento che volge al termine, non basta più parlarne: bisogna averlo davvero a bordo.
Dentro questa etichetta si nascondono dispositivi sempre più evoluti: la frenata automatica d’emergenza, l’assistente al mantenimento della corsia, i sensori di stanchezza, l’avviso di collisione, il monitoraggio dei limiti di velocità con GPS e lettura dei cartelli. E poi la ‘scatola nera’, il controllo della pressione degli pneumatici, l’interfaccia per l’etilometro elettronico che impedisce l’avvio del motore in caso di alcol.
Un’intera rete che monitora, interviene, corregge. Anche quando chi guida non se ne accorge. E oggi, non è più un lusso da amanti della tecnologia: è un requisito tecnico per circolare senza rischiare sanzioni.

Chi è obbligato e chi no: cosa succede se l’auto non è in regola
L’obbligo riguarda tutti i veicoli di nuova immatricolazione, cioè quelli messi su strada per la prima volta dopo l’entrata in vigore della normativa. In parole semplici: chi compra oggi un’auto nuova deve assicurarsi che sia equipaggiata con tutti i sistemi ADAS previsti. Nessuna eccezione, nessuna deroga. Diverso il discorso per le auto già in circolazione prima del cambiamento: non devono essere aggiornate e possono continuare a viaggiare così come sono, almeno per ora.
Ma attenzione: non tutte le auto nuove in circolazione sono automaticamente a norma. Alcuni veicoli importati o venduti a prezzo scontato – magari prodotti prima dell’aggiornamento europeo – potrebbero non avere il pacchetto ADAS completo richiesto dalla normativa. E se vengono immatricolati oggi, ma senza quei dispositivi a bordo, chi li guida rischia multe e il fermo immediato del veicolo, anche senza saperlo.