UFFICIALE MATTEO SALVINI, sconto del bollo auto a quest’età: lo paghi il 50% in meno

Matteo Salvini (credit: LaPresse) - mobilitasostenibile.it
Alcune persone, nel 2025, avranno diritto a uno sconto del 50% sul bollo auto: l’età è l’unico requisito per l’accesso.
Tra le tasse più discusse negli ultimi anni rientra sicuramente il bollo auto. L’importo non è mai stato uguale per tutti, bensì calcolato moltiplicando i kW del motore per un coefficiente in base alla classe ambientale (Euro 0/1/2/3/4-6), con l’aggiunta dell’eventuale addizionale regionale. In soldoni, più l’auto ha una classe bassa e inquinante, più si alza il costo. E più il motore è forte, maggiore è il prezzo a kW. Se si superano i 180 kW, scatta il superbollo.
Di solito, per non perdersi in numeri, gli automobilisti usano i servizi online dell’ACI oppure il portale dell’Agenzia delle Entrate, inserendo solo la targa, così da conoscere la cifra esatta. Nonostante questa sia la regola base, molte persone non sanno di aver diritto alla riduzione del 50% nel 2025, semplicemente facendo domanda.
Bollo auto, esenzioni totali o parziali: chi non paga (o quasi)
Quando si parla di bollo, non tutti devono mettersi le mani in tasca. Esistono casi in cui la tassa auto si riduce drasticamente o sparisce del tutto. È il caso, ad esempio, delle persone con disabilità riconosciute dalla Legge 104, che possono beneficiare dell’esenzione totale, a patto che il veicolo sia intestato direttamente a loro o al familiare che le ha fiscalmente a carico.
Un discorso simile vale per le auto elettriche, almeno in alcune Regioni. In Lombardia, Piemonte, Campania e Veneto – tanto per citarne alcune – chi guida un’auto a batteria può dire addio al bollo per almeno cinque anni. Dopodiché, si applica una riduzione sostanziosa o addirittura l’esenzione permanente, a seconda della normativa locale. E per quanto riguarda l’età? Chi compie 20 anni quest’anno ha diritto alla riduzione.

Lo sconto del 50% del bollo auto
C’è un’agevolazione poco conosciuta che, nel 2025, potrebbe alleggerire di parecchio il bollo a chi possiede un’auto d’epoca non troppo d’epoca. Parliamo dello sconto del 50% riservato ai veicoli immatricolati da almeno 20 anni ma meno di 30, introdotto dalla Legge di Bilancio 2019.
Ma attenzione: non basta l’età del mezzo. Per ottenere la riduzione è necessario che il veicolo sia dotato del certificato di rilevanza storica rilasciato da enti accreditati come ASI, FMI, Storico Lancia, Alfa Romeo o Fiat. E non è solo un pezzo di carta: va registrato sulla carta di circolazione con apposita annotazione alla Motorizzazione.
Solo dopo questa procedura — e solo in Regioni che si sono adeguate — si ha diritto allo sconto. Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, Campania e Veneto, ad esempio, lo applicano regolarmente. Altre Regioni, come la Sardegna o la Calabria, non riconoscono lo sconto del 50%, anche se il veicolo ha tutto in regola.
Se il veicolo, invece, ha più di 30 anni, il discorso cambia ancora: in quel caso, il bollo sparisce del tutto, purché l’auto non circoli su strada. In caso contrario, si paga una tassa di circolazione forfettaria (intorno ai 30/40€, a seconda della Regione).
Insomma, tra certificati, enti riconosciuti e leggi regionali, il bollo per le auto storiche è tutto fuorché semplice. Ma per chi ha passione per i motori vintage, vale la pena fare due conti e una domanda all’ACI.