“Scusi carabiniere, faceva veramente caldo”: 440€ di multa se hai l’aria condizionata accesa. Devi squagliarti in auto da oggi

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Si potrebbe dire che sudare in auto è diventato obbligatorio: il Codice della Strada è inflessibile sulla gestione dell’aria condizionata.
Con l’aumento delle temperature estive e le ondate di calore sempre più frequenti, molti automobilisti cercano rifugio nell’aria condizionata, anche durante le soste.
Eppure quello che sembra all’apparenza un gesto innocuo, molto comune tra gli automobilisti e dettato dal bisogno di un po’ di refrigerio, può costare caro.
Secondo il Codice della Strada, lasciare il motore acceso in sosta solo per far funzionare il climatizzatore non è consentito. Lo dice chiaramente l’articolo 157, comma 7-bis, che vieta l’utilizzo del motore durante la sosta al solo scopo di alimentare impianti di riscaldamento o raffrescamento. La sanzione prevista va da 223 a 444 euro.
Bisogna precisare che non è ammessa nessuna eccezione: nemmeno temperature elevate o condizioni fisiche particolari possono giustificare la violazione.
Aria condizionata nell’auto in sosta: le sanzioni sono elevate e possono arrivare in qualsiasi momento
L’obiettivo messo in pratica da questa norma è ambientale. La legge, infatti, intende ridurre le emissioni e sensibilizzare gli automobilisti sull’impatto delle proprie abitudini. Ma nella pratica quotidiana, la regola colpisce anche chi, in attesa o fermo in macchina, tiene acceso il motore solo per far funzionare il condizionatore. Le forze dell’ordine, dalla Polizia Stradale ai Carabinieri, possono sanzionare la violazione senza alcun tempo minimo di osservazione.
È sufficiente che il motore sia acceso e il veicolo in sosta, anche momentanea, per attivare la procedura sanzionatoria. Bisogna tenere presente che questo comportamento punitivo vale ovunque: lungo la strada, nei parcheggi, davanti alle scuole, negli spazi di attesa degli uffici pubblici o nelle aree commerciali. Non esiste un angolo della strada in cui le regole del Codice non vanno fatte rispettare.

Intensi controlli sulle strade: si guarda all’uso consapevole dell’aria condizionata in auto
La norma è in vigore da anni, ma, com’è facile immaginare, i controlli si intensificano in estate, specialmente nei centri abitati. Non esistono deroghe legate alle condizioni meteorologiche: il caldo, per quanto insopportabile, non giustifica il mancato rispetto della legge. Le sanzioni possono essere immediate e, in caso di comportamenti ripetuti, segnalate al Pubblico Registro Automobilistico o considerate in sede di revisione.
Il recente inasprimento delle regole del Codice della Strada ha ribadito che in questi casi la tolleranza è pari a zero. Si intende far capire agli italiani che il comfort individuale non può andare a discapito della sostenibilità ambientale. Anche se questo significa dover affrontare il caldo con i finestrini abbassati, sudando copiosamente in auto.