“Ma io non sono mai passato col rosso…” | Raccomandata 386, non firmarla mai: il postino non te la deve recapitare

Semaforo-rosso-Foto-di-Vitaliy-Haiduk-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

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Ci sono casi in cui una semplice lettera può creare grossi problemi: ecco perché non bisogna mai ignorare il codice 386 della raccomandata che arriva a casa.

Trovare un avviso di giacenza con il codice 386 non è mai una cosa da prendere alla leggera. Non si tratta di una normale raccomandata: può contenere atti importanti come multe, notifiche giudiziarie, cartelle esattoriali o comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Questo codice viene usato per lettere che richiedono una notifica ufficiale secondo la legge. L’avviso viene lasciato dal postino se il destinatario è assente, ma può comparire anche direttamente sulla busta.

C’è chi crede che non andare a ritirare la raccomandata significhi evitarne le conseguenze. In realtà, anche se non si apre la lettera, per la legge quella comunicazione è comunque considerata valida dopo dieci giorni.

A partire dal momento in cui la raccomandata si considera consegnata, infatti, possono partire procedure legali o fiscali, anche senza che si abbia avuto modo di difendersi.

Codice raccomandata 386: a che tipo di comunicazione corrisponde e quando l’atto si considera notificato

Il codice 386 viene usato quando la posta contiene documenti ufficiali spediti da enti pubblici, tribunali, comuni, polizia municipale o l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Dentro la busta si possono trovare, per esempio, multe, richieste di pagamento, atti giudiziari o citazioni in tribunale. Secondo la legge italiana, se il postino non riesce a consegnare la lettera, deve lasciare un primo avviso (CAD), e in alcuni casi anche un secondo (CAN).

Dal giorno dopo il primo avviso, iniziano a contare dieci giorni. Alla scadenza, l’atto si considera “notificato” anche se nessuno è andato a ritirarlo. Questo significa che possono partire pignoramenti, blocchi del conto corrente o altri provvedimenti, e che si rischia di perdere la possibilità di fare ricorso in tempo utile.

Ricevere-avviso-di-giacenza-Foto-di-Vika-Glitter-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it
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Codice raccomandata multe stradali: cosa fare quando si riceve un avviso

Uno degli usi più comuni del codice 386 riguarda le multe stradali. Quando si riceve una sanzione per un’infrazione, spesso l’amministrazione la spedisce con questo tipo di raccomandata. Se il destinatario non è in casa, trova l’avviso nella cassetta della posta, e da lì parte il conto alla rovescia. Se entro dieci giorni non si va a ritirare la lettera, la multa si considera comunque consegnata.

A quel punto iniziano a contare i termini per fare ricorso, che di solito sono 30 o 60 giorni. Chi ignora l’avviso rischia di dover pagare il doppio per mancato pagamento, o addirittura di ricevere una cartella esattoriale.