UFFICIALE UE, non devi più rinnovare la patente: la lasci lì dov’è ed è sempre valida

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La patente in Europa si trasforma: ecco come sarà la nuova abilitazione alla guida secondo le regole dettate dall’Unione Europea.
A partire dal 25 marzo 2025, l’Unione Europea ha deciso di cambiare profondamente il modo in cui vengono gestite le patenti di guida, dopo un accordo tra Consiglio, Commissione e Parlamento UE.
In particolare è stato stabilito che entro il 2030 ogni cittadino potrà avere la patente direttamente sul proprio smartphone, grazie al nuovo portafoglio digitale europeo.
Non servirà più portare con sé il tesserino fisico: tutto sarà accessibile in formato digitale, valido in tutti i Paesi membri. L’idea alla base di questa trasformazione è rendere le procedure più semplici e uguali ovunque in Europa.
Il rinnovo della patente non sparisce, ma sarà necessario solo ogni 15 anni per auto e moto. Ci sono però delle eccezioni: ad esempio, se la patente è usata anche come documento d’identità o per chi ha più di 65 anni, i rinnovi potrebbero essere più frequenti.
Patente digitale: quali sono le nuove regole che arrivano dall’Unione Europea
Con le nuove norme europee, chi prende la patente dovrà affrontare un periodo di prova obbligatorio di almeno due anni. Durante questo tempo, chi commette infrazioni gravi, come ad esempio guidare sotto l’effetto di alcol o droghe o senza cintura, rischia sanzioni più pesanti. L’UE vuole spingere i Paesi membri a usare la “tolleranza zero” per queste violazioni.
Generalmente il rinnovo ogni 15 anni resterà valido nella maggior parte dei casi, ma i singoli Paesi potranno decidere di ridurre il periodo a 10 anni, soprattutto quando la patente ha anche funzione identificativa. Le persone che hanno superato il limite di 65 anni di età potrebbero dover fare controlli più frequenti, ma la decisione finale spetterà a ciascun governo nazionale.

Guidare per professione: cosa cambia per ottenere l’abilitazione alla guida
Una parte importante della riforma riguarda anche chi guida per professione. Per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, l’età minima per prendere la patente dei camion scende da 21 a 18 anni. Per gli autobus si cala da 24 a 21 anni, nel caso in cui si abbia una certificazione professionale.
Anche i volontari avranno più possibilità: chi ha la patente B da almeno due anni potrà guidare veicoli di emergenza fino a 5 tonnellate. Si potranno guidare anche ambulanze o mezzi della protezione civile, nel caso in cui sia prevista una formazione specifica nel proprio Paese. Un bel cambiamento quello che, spinto dall’Unione Europa, si sta diffondendo in tutti i Paesi, compresa l’Italia.