Addio patente b pensionati: “Dovete stare a casa a guardare la televisione” | Scatta il provvedimento killer

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Una decisione che riguarda gli automobilisti più anziani divide l’opinione pubblica e solleva molti dubbi tra chi ha molta esperienza alla guida.
L’inasprimento del Codice della Strada batte anche su una norma che rischia di cambiare la vita di molti pensionati che si potrebbero veder negare la patente una volta raggiunta l’età della pensione.
La nuova disposizione stabilisce che in alcuni casi non si può più guidare. Una misura dura, che in tanti giudicano eccessiva, ma che le autorità giustificano con la necessità di proteggere tutti gli utenti della strada.
La legge richiama un principio chiaro: lo Stato ha il dovere di far rispettare le regole, anche quando non sono popolari.
L’obiettivo, spiegano, non è penalizzare i più anziani, ma garantire la sicurezza collettiva ed evitare rischi alla guida. L’idea è che, con l’avanzare dell’età, aumentino le difficoltà fisiche e cognitive e che quindi la tutela del pensionato coincida con la tutela della comunità.
Patente ritirata dopo una certa età: la verità sugli anziani alla guida
Non si tratta di un divieto totale per chi ha la patente B, ma di controlli più severi. Dopo una certa età, la patente non viene più rinnovata automaticamente: serve una visita medica che accerti le condizioni psicofisiche del guidatore. Fino ai 50 anni la patente vale dieci anni, poi cinque anni fino ai 70, tre anni fino agli 80 e due anni oltre questa soglia. Questo significa che anche a 90 anni si può guidare, se le condizioni di salute lo permettono.
Diverso è il discorso per le patenti professionali, come quelle che consentono di guidare camion o autobus: qui i limiti sono più stringenti, con controlli frequenti e l’impossibilità di guidare dopo i 68 anni. Per la patente B, invece, la possibilità rimane, ma solo se si dimostra di essere idonei.

Controlli più severi per chi ha superato un certo limite di età: la decisione per la sicurezza stradale
Di fatto la patente non viene tolta a chiunque compia 65 o 70 anni. Ciò avviene, infatti, solo se la visita medica certifica che non si è più in grado di guidare in sicurezza. Gli anziani che superano i controlli continuano a circolare senza problemi. Nei test vengono valutati vista, udito, riflessi, mobilità e condizioni generali. In caso di dubbi può intervenire la Commissione Medica Locale per accertamenti più approfonditi.
Il nuovo sistema di controlli più rigidi è pensato per prevenire i rischi, considerando che le strade richiedono sempre più attenzione e prontezza. Nella pratica il pensionato può ancora guidare, a patto di dimostrare di avere i requisiti necessari.