UFFICIALE MATTEO SALVINI, scatta l’obbligo della black box nelle auto: se non l’avete non potete circolare | Dovete pagarla di tasca vostra

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Chi compra un’auto nuova deve fare i conti con un nuovo dispositivo che registra tutti i movimenti: ecco cos’è la scatola nera.
Dal 7 luglio 2024 chi compra un’auto nuova troverà a bordo un dispositivo obbligatorio: si chiama Event Data Recorder (EDR), ma tutti lo conoscono come “scatola nera”.
Non è la stessa delle assicurazioni, che può essere scelta e poi tolta, ma un sistema già montato dalla casa automobilistica e che non si può né disattivare né rimuovere.
La decisione rientra nelle norme europee sulla sicurezza stradale ed è stata sostenuta anche dal Ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini.
Chi acquista un’auto nuova non dovrà pagare nulla in più per installarla, perché è compresa nella produzione, mentre per i veicoli immatricolati prima di luglio non ci sarà nessun obbligo. Potranno circolare senza problemi anche se non avranno mai l’EDR, visto che non può essere montato successivamente.
Come funziona il dispositivo EDR montato obbligatoriamente sulle nuove auto
Il nuovo obbligatorio registratore di dati non controlla in modo continuo chi guida e non registra filmati o suoni. Si attiva solo in caso di incidente e conserva pochi secondi di informazioni prima e dopo lo scontro. I dati riguardano la velocità, la frenata, l’angolo del volante e l’uso dei sistemi di sicurezza come cinture e airbag.
Tutto rimane salvato nella memoria interna del dispositivo e non viene trasmesso all’esterno. Non è collegato a satelliti, rete o bluetooth, quindi non può localizzare l’auto né seguire i movimenti del guidatore. Lo scopo per il quale è nata la scatola nera non è quello di controllare le persone, ma di capire meglio come avvengono gli incidenti e migliorare le misure di prevenzione in futuro intervenendo anche eventualmente sulle regole del Codice della Strada.

Sicurezza e rispetto della privacy: come verranno gestiti i dati raccolti dalla scatola nera delle auto
Molti automobilisti si sono chiesti cosa succede ai dati raccolti dalla black box montata sulle nuove auto. La legge europea prevede che siano resi anonimi e che non contengano informazioni per identificare il proprietario o il veicolo. Le autorità potranno usarli solo in forma aggregata, per fare analisi statistiche sulla sicurezza stradale, senza risalire al singolo automobilista.
In casi specifici, e solo se previsto dalla legge nazionale, i dati potranno essere messi a disposizione per chiarire le dinamiche di un incidente. Questo significa che l’EDR serve come supporto per la sicurezza collettiva, senza trasformarsi in un mezzo di controllo personale.