“Il semaforo era verde”, “Non ci interessa nulla”: 10.000€ di sanzione da pagare immediatamente | Rischi anche il carcere

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Passare con il semaforo verde non è sempre sinonimo di regolarità: ecco i casi in cui sono previste salate sanzioni e si rischiano anche conseguenze penali.
Da circa un decennio molti automobilisti hanno raccontato di aver ricevuto multe salate per presunte infrazioni ai semafori o agli autovelox, pur sostenendo di non aver commesso alcuna violazione.
Le contestazioni più frequenti riguardavano la durata troppo breve del giallo o la posizione sospetta dei dispositivi di rilevazione della velocità.
Nelle province di Milano e Varese le polemiche sono state particolarmente accese, tanto che si è arrivati a parlare di semafori “truccati” o autovelox piazzati solo per fare cassa.
Di recente la Corte di Cassazione ha precisato che chi vuole opporsi a una multa deve portare prove concrete di manomissioni o malfunzionamenti. In mancanza di riscontri, la sanzione resta valida e può diventare anche molto pesante.
Multe per semafori truccati: cosa ha stabilito la Cassazione rispetto alla possibile contestazione
Con la sentenza 11574 del 2017 la Cassazione ha chiarito che spetta al conducente dimostrare eventuali irregolarità. Le foto scattate dal dispositivo e il verbale di collaudo dell’impianto bastano come prova fino a quando non emergano elementi contrari. Per esempio, per avere ragione in tribunale occorre dimostrare che l’autovelox non sia stato omologato correttamente o che la manutenzione non sia stata eseguita.
Non basta dire che il giallo durava troppo poco o che la postazione non era ben segnalata. Senza documenti ufficiali ogni ricorso è destinato a fallire. In pratica, chi riceve una multa per passaggio con semaforo rosso o per eccesso di velocità deve raccogliere prove concrete, altrimenti resta l’obbligo di pagamento.

Manomissione dei semafori: quali sono le sanzioni previste e le possibili conseguenze penali
Il discorso cambia quando si parla di manomissioni volontarie agli impianti. In quel caso non si tratta più di una semplice multa, ma di un reato vero e proprio. Sabotare un semaforo o alterare un autovelox significa mettere a rischio la sicurezza stradale e può portare a denunce penali, oltre al pagamento di multe che possono arrivare anche a 10.000 euro.
A questo si aggiungono i costi per il ripristino degli impianti e i danni causati. Non è escluso, nei casi più gravi, anche il rischio di finire carcere. Per questo, chi si trova davanti a una sanzione deve valutare bene il da farsi. Bisogna procurarsi tutti i documenti necessari, verificare la regolarità degli impianti ed effettuare il tentativo di contestazione solo con prove evidenti alla mano.