Assicurazione auto, da ora puoi metterla nella dichiarazione dei redditi: ecco quanto recuperi ogni anno

Assicurazione auto: quando si può detrarre - mobilitasostenibile.it
Hai sempre pensato che l’assicurazione auto non si potesse scaricare dalle tasse? Forse è il momento di rivedere tutto.
Ogni anno, puntuale come una scadenza mal digerita, arriva il momento del rinnovo. E, come un mantra, si ripete la stessa frase: “Questa spesa non è detraibile”. Nessuna possibilità di recuperarla, nessuna voce nel 730, nessun beneficio. Ma siamo proprio sicuri che sia davvero così? In realtà ci sono delle sfumature che talvolta vengono lasciate al caso. Ma è proprio su quelle sfumature che milioni di italiani recuperano il 19% della spesa. .
Nel 2025, tra una novità fiscale e l’altra, c’è chi ha trovato una strada. Una piccola apertura in una regola che sembrava invalicabile. E non parliamo di scorciatoie, ma di un sistema legittimo, previsto dalla legge, che permette – finalmente – di alleggerire almeno in parte il peso dell’assicurazione auto. Il problema? In pochi sanno che esiste. E ancora meno sanno come si usa.
Cosa si può detrarre davvero (e cosa no)
La verità è che la RC Auto classica, quella obbligatoria per tutti i veicoli, non è mai stata tra le spese detraibili. Non lo era ieri e non lo è nemmeno oggi. Ma dentro le polizze auto si nasconde spesso una voce poco considerata: la copertura per gli infortuni del conducente. E qui le cose cambiano.
Se la vostra assicurazione include una garanzia contro il rischio di morte o invalidità permanente superiore al 5%, e se nel contratto è indicato un conducente specifico – voi o un familiare fiscalmente a carico – allora c’è margine. Si può inserire la spesa nel modello 730 e recuperare il 19% di quanto versato, fino a un massimo di 100,70€ all’anno.
Naturalmente servono alcuni requisiti: pagamento tracciabile, documentazione conservata (ricevute e contratto), reddito non superiore a 120.000€ annui (oltre questa soglia, la detrazione si riduce e si azzera a 240.000€).

Dove inserirla, quando è realmente valida e quali codici usare
Per chi rientra nei parametri, la detrazione va riportata nel Quadro E – Oneri e spese del 730/2025, Sezione I, scegliendo tra i codici previsti:
Codice 36: polizze vita e infortuni
Codice 38: a favore di persone con disabilità
Codice 39: rischio non autosufficienza
A questo si aggiungono le condizioni stabilite dall’Agenzia delle Entrate: la copertura deve riguardare una persona ben definita. Se l’assicurazione vale per ‘chiunque guidi’, la detrazione non si applica. Non basta essere assicurati, bisogna anche essere indicati nero su bianco.
Infine, è bene precisare che è detraibile solo la parte della polizza che riguarda la copertura contro gli infortuni del conducente, non l’intero premio assicurativo. In sostanza, l’RC Auto obbligatoria non è mai detraibile. Mentre la parte accessoria della polizza, che copre il conducente in caso di morte o invalidità permanente superiore al 5%, è detraibile al 19%, ma con condizioni precise.
Insomma, la porta è stretta, ma non chiusa. Il fatto è che ad oggi in pochi comprendono questo meccanismo. Ed è un vero peccato.