ADDIO REVISIONE AUTO, abolita completamente per queste categorie: non devi più pagare nulla

Revisione auto - mobilitasostenibile.it (4)
La revisione auto non è più obbligatoria per tutti i veicoli: chi potrà non farla e come mai è tutto legale.
C’è una scadenza che torna a farsi viva con la puntualità di una tassa e la noia di una visita medica: la revisione dell’auto. Ogni due anni ci tocca pagarla, sperando che tutto sia in ordine e che quel timbro ci lasci circolare in pace.
Eppure, qualcosa sta cambiando. Mentre milioni di automobilisti continuano a rispettare l’obbligo come da copione, da qualche parte si è acceso un barlume di possibilità. C’è davvero chi, nei prossimi mesi, potrebbe non doverla più fare. E sì, tutto legalmente.
Una notizia che sembra troppo bella per essere vera – e infatti non vale per tutti. Ma quella categoria esiste, ed è destinata ad allargarsi nel 2026.
Le regole sulla revisione auto
C’è chi la teme, chi se ne dimentica e chi riesce a cavarsela. In Italia c’è anche chi la revisione non la paga, almeno all’inizio. Alcune officine la offrono ‘in omaggio’ con il tagliando completo o al momento dell’acquisto di un usato e per due anni non ci pensi più.
Ma è solo un rinvio. Alla scadenza successiva, l’obbligo torna e chi non lo rispetta rischia multe da oltre 170€, più eventuali sanzioni se fermati su strada.
Nei primi anni l’iter è più lento: la prima revisione si fa dopo quattro anni dall’immatricolazione, poi ogni due. Una routine che include controlli su freni, scarico, sospensioni, fari e via dicendo.
Ma mentre quasi tutti si preparano alla solita trafila, una piccola parte di automobilisti potrebbe presto dimenticare questa scadenza. Dal 2026 si parla infatti di una esenzione definitiva per una categoria precisa di veicoli.

Dal 2026 addio revisione per questi veicoli: ma solo a una condizione
Non è un privilegio per tutti, ma quasi. Dal 2026, infatti, i veicoli storici iscritti nei registri ufficiali – come ASI, FMI o di marca – potrebbero dire addio alla revisione periodica. Nessuna spesa, nessuna trafila ogni due anni.
Ma non basta avere un’auto vecchia. L’esenzione vale solo per mezzi riconosciuti come storici e usati esclusivamente per raduni, mostre o eventi. Niente circolazione quotidiana.
Un po’ come le opere d’arte: ci sono, ma non si toccano. Chi rientra nei requisiti potrà evitare la revisione, perché lo Stato riconosce che l’uso limitato non compromette la sicurezza. Ma chi prova a fare il furbo rischia grosso.
Insomma, un bel vantaggio, ma riservato a chi tratta davvero la propria auto come un pezzo di storia.