UFFICIALE BOLLO AUTO, ora la cifra la decide la targa: “Non ci interessa la potenza” | Se inizia con queste lettere non lo devi nemmeno pagare

Targhe auto

Quando la targa determina il bollo auto - mobilitasostenibile.it

Per capire quanto spetta pagare di bollo auto, ora basta la targa: in alcuni casi il pagamento non è nemmeno dovuto. 

Ci hanno sempre detto che il bollo auto è una tassa che va pagata, indipendentemente dall’utilizzo o meno della propria auto. Una spesa che non tiene conto dei chilometri che fai, ma solo della potenza del veicolo. E in base a quella, cambia anche l’importo da versare.

Sul bollo auto ne abbiamo sentite tante, e nella maggior parte dei casi nemmeno le abbiamo ascoltate, convinti che da quella cifra non si potesse togliere nulla. Si pagava e basta.

Poi, all’improvviso, la novità. Quell’amico che nota la nostra targa e si ricorda che, tempo fa, gli avevamo detto di averlo sempre pagato.
E lì scatta la frase che non ti aspetti: “Ma lo sai che tu il bollo non lo dovevi nemmeno pagare?” E a quel punto lo scopri: lo hai fatto inutilmente. Per anni.

Quella targa dice più di quanto immagini: se inizia così, l’auto potrebbe essere esente

Fino al 2002, le targhe italiane mostravano in bella vista le iniziali della provincia di immatricolazione: TO per Torino, MI per Milano, GE per Genova, e così via. Poi il sistema è cambiato. Le nuove targhe sono diventate nazionali, con lettere e numeri in ordine casuale, e la sigla della città è sparita.

Questo vuol dire che se oggi vediamo un’auto con la targa ‘vecchio stile’, con le iniziali della città, stiamo probabilmente guardando un veicolo immatricolato almeno 23 anni fa. E a quel punto si apre un mondo.

Perché superata una certa età, alcune auto non pagano più il bollo. O quantomeno lo pagano ridotto. Dipende da due fattori: l’età del veicolo e la regione in cui è registrato.

Se ha più di 30 anni, in gran parte d’Italia l’esenzione è automatica. Se invece ha tra i 20 e i 29 anni, la questione si complica: spesso bisogna iscrivere il veicolo a un registro storico e ottenere il certificato di rilevanza, ma in molte regioni vale lo sforzo. Perché da lì in poi, il bollo può scendere drasticamente. O sparire del tutto. Ma tutto dipende da un altro fattore.

Targa auto iniziali Milano
Targa auto iniziali Milano – mobilitasostenibile.it

Esenzioni e sconti bollo: tutto dipende dalla Regione

Non tutte le regioni si comportano allo stesso modo. Alcune offrono agevolazioni concrete già a partire dai 20 anni, altre solo dai 30. E in certi casi, non ne offrono affatto. Ecco qualche esempio:

  • Lombardia: esenzione per i veicoli con almeno 20 anni se iscritti a un registro storico riconosciuto e annotati sulla carta di circolazione.
  • Toscana: l’esenzione scatta automaticamente per i veicoli oltre i 30 anni, senza bisogno di registri.
  • Emilia-Romagna: stessa regola della Toscana, ma attenzione: solo se il veicolo non è adibito a uso professionale.
  • Marche, Molise, Puglia (e altre): nessuna agevolazione per le auto ventennali, nemmeno con registrazione.

Il consiglio? Non fidarsi del sentito dire. Controllare sempre cosa prevede la propria Regione, rivolgendosi al sito ufficiale dell’Ente o all’ACI locale. A volte basta un documento in più per risparmiare anche centinaia di euro all’anno.