ULTIM’ORA MATTEO SALVINI, scatta il blocco fari auto: non puoi usarli come vuoi | Quando circoli in queste strade devi disattivare questa funzione

Matteo-Salvini - mobilitasostenibile.it
Non è più un semplice dettaglio del Codice: i fari auto diventano un rischio sia per la strada che per il portafoglio.
I fari non servono solo a illuminare la carreggiata. Sono il primo strumento di comunicazione tra i veicoli, permettono di segnalare la propria presenza e di interpretare quella degli altri. Nei mesi invernali, poi, la loro utilità diventa evidente: il buio cala già nel pomeriggio, le piogge riducono la visibilità e la nebbia spesso obbliga a viaggiare con la massima attenzione.
In tutte queste situazioni, guidare senza fari sarebbe impossibile. Eppure, nonostante la loro importanza, rimangono uno degli accessori più abusati dagli automobilisti. A volte per comodità, altre per distrazione o semplice disattenzione verso ciò che prevede la normativa.
Il problema è che un utilizzo scorretto non è un fastidio da poco: può trasformarsi in un pericolo concreto per chi guida e per chi si trova sulla stessa strada. Abbagliare un altro automobilista riduce drasticamente la sua capacità di reazione, aumentando la possibilità di incidenti. Per questo la legge ha deciso di chiarire in maniera netta come e quando le luci vanno utilizzate, prevedendo multe precise per chi ignora le regole.
Quando i fari diventano indispensabili
Le luci non sono tutte uguali, e non possono essere usate in qualsiasi circostanza. Il Codice della Strada stabilisce che i fari anabbaglianti restino accesi fuori dai centri abitati, anche di giorno, e che siano obbligatori in galleria o in caso di visibilità ridotta.
In presenza di pioggia intensa, nebbia fitta o strade scarsamente illuminate, l’uso dei fari diventa vitale per proteggere se stessi e chi viaggia intorno. Accenderli nel momento giusto significa aumentare la sicurezza, ridurre i tempi di reazione e migliorare il controllo delle manovre.
Usarli male, però, porta all’effetto opposto: riflessi fastidiosi, abbagliamenti involontari, automobilisti messi in difficoltà. È una questione di equilibrio: le luci devono aiutare, non disturbare. Eppure lo scorretto utilizzo di una luce in particolare è oggi punito severamente, con sanzioni che arrivano a 173 euro.

Il divieto dei fari auto
Il riferimento è ai fari abbaglianti, spesso gestiti con troppa leggerezza. La norma spiega chiaramente che questi devono essere spenti quando ci sono veicoli in arrivo, se si procede a meno di 100 metri da un’auto che ci precede e all’interno dei centri abitati, salvo strade scarsamente illuminate. Il problema? Tenerli accesi in queste condizioni significa accecare letteralmente chi ci sta davanti o chi arriva dal senso opposto. Non è solo una questione di educazione, dunque, ma un pericolo concreto.
L’articolo 153 del Codice della Strada prevede per l’uso improprio degli abbaglianti una sanzione da 42 a 173 euro. Una regola semplice, che molti però dimenticano. Basta osservare un tratto extraurbano la sera per accorgersi di quanto siano frequenti gli abbagliamenti involontari. Eppure la legge non ammette giustificazioni, specialmente in un periodo dove qualsiasi causa d’incidente è gravemente demonizzata. Per questo la multa scatta subito, e può diventare un salasso per chi guida con superficialità.