“Favorisca il CQC”: da ora lo chiedono a tutti | Se sei sprovvisto parte l’accertamento

Uomo-triste-Foto-di-cottonbro-studio-da-Pexels-MobilitàSostenibile

Uomo-triste-Foto-di-cottonbro-studio-da-Pexels-MobilitàSostenibile

Sono previsti controlli più rigidi sulle strade italiane: ecco quali rischi si corrono senza questo documento obbligatorio.

Sempre più automobilisti vengono fermati ai posti di blocco e si rendono conto che mostrare solo patente e libretto non basta più.

Le forze dell’ordine, in base alle norme europee e alle direttive italiane, possono chiedere un documento aggiuntivo a chi guida per motivi di lavoro.

Si tratta di un controllo che molti non si aspettano e che, in alcuni casi, ha già portato a sanzioni anche pesanti.

Diversi conducenti, infatti, sono stati colti di sorpresa quando gli agenti hanno richiesto la visione del CQC, un titolo che non tutti conoscono ma che è diventato obbligatorio.

Cos’è la CQC e chi deve averla obbligatoriamente alla guida di mezzi pesanti

La Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) è un documento personale obbligatorio per chi svolge l’attività di autotrasporto professionale, sia di persone che di merci. Questa carta è stata introdotta nell’area geografica dell’Unione Europea per uniformare la formazione e la sicurezza dei conducenti. Il documento garantisce che tutti i lavoratori del settore abbiano competenze aggiornate. In Italia, in particolare, la CQC è richiesta a chi possiede le patenti C1, C, C1E, D1, D, D1E e DE, cioè a chi guida camion, autobus, mezzi pesanti o furgoni per lavoro.

La carta è valida per un periodo di cinque anni e per mantenerla attiva occorre frequentare un corso di aggiornamento della durata di 35 ore, obbligatorio ma senza esame finale. Lo scopo è assicurare che chi guida per professione sia costantemente formato su sicurezza stradale, tecniche di guida, rispetto dei tempi di riposo e conoscenze meccaniche di base. Le autoscuole e i centri autorizzati organizzano periodicamente questi corsi, indispensabili per continuare a lavorare nel settore dei trasporti.

Documento-guida-professionale-Foto-di-Artem-Podrez-su-Pexels-MobilitàSostenibile
Documento-guida-professionale-Foto-di-Artem-Podrez-su-Pexels-MobilitàSostenibile

Le multe e le conseguenze previste per chi non ha la CQC: sanzioni salate e rischi per conducente e azienda

Chi viene trovato alla guida di un veicolo professionale senza essere in possesso della CQC rischia multe molto elevate. Secondo l’articolo 116 del Codice della Strada, la sanzione può variare da 408 a 1.634 euro. Ma non è tutto: anche l’azienda proprietaria del veicolo può essere ritenuta responsabile e ricevere una multa compresa tra 397 e 1.592 euro. A questo si aggiunge il rischio di fermo amministrativo del mezzo da 60 a 90 giorni.

Le punizioni previste dalla legge dimostrano quanto le autorità considerino la CQC un requisito essenziale per la sicurezza di tutti, al pari della patente di guida.