Addio cinture di sicurezza, non serve più portarlo per obbligo: cambia la legge definitivamente | Torniamo agli anni 70

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Il Codice della Strada chiarisce quando è possibile non allacciare la cintura: ecco le regole da conoscere per guidare senza rischi.
Non si torna davvero agli anni ’70, ma la legge sulle cinture di sicurezza chiarisce alcuni punti che sono da sempre oggetto di dubbio.
L’obbligo di indossare questo dispositivo rimane per la maggior parte delle situazioni, ma il Codice della Strada precisa i casi in cui si può guidare senza cintura.
Si tratta soprattutto di condizioni particolari in cui serve libertà di movimento e il rischio di incidente è minimo.
L’articolo 172 del Codice della Strada, che regola l’uso delle cinture, rende più chiaro ciò che già era previsto. In alcuni casi non si rischiano multe né perdita di punti.
Cintura di sicurezza: perché questo dispositivo di sicurezza è così importante
L’introduzione delle cinture di sicurezza sulle automobili risale agli anni Cinquanta, ma in Italia l’obbligo è arrivato solo alla fine degli anni Ottanta. Da quel momento in poi la loro efficacia è stata dimostrata da numerosi studi. Questi dispositivi, ormai montati di base su qualsiasi tipo di veicolo a quattro ruote, riducono fino al 50% il rischio di morte in caso di incidente o frenata improvvisa.
L’obbligo è talmente importante che la sua trasgressione comporta sanzioni gravose. Chi non le indossa rischia multe da 83 a 332 euro e la perdita di 5 punti sulla patente, con sospensione in caso di recidiva. Come per tutti gli obblighi previsti dal Codice della Strada, però, anche in questi casi esistono categorie di persone esentate. Forze dell’ordine e operatori sanitari impegnati in emergenze, istruttori di guida, donne in gravidanza con certificato medico e soggetti affetti da patologie che rendono l’uso del dispositivo controindicato possono non indossare la cintura di sicurezza.

Quali sono i casi in cui si può slacciare la cintura di sicurezza e perché
Oltre alle persone esenti, ci sono anche delle situazioni in cui la cintura di sicurezza non è obbligatoria. In particolare, la cintura può essere slacciata durante manovre che richiedono libertà di movimento, come la retromarcia o il parcheggio. Com’è immaginabile in questi casi il conducente deve potersi girare o sporgere leggermente per controllare gli spazi attorno al veicolo. Il rischio di urti violenti è considerato minimo.
Lo stesso vale per brevi spostamenti all’interno di aree private, cortili o officine. In questi luoghi la velocità è molto bassa e non si configura una “circolazione stradale” vera e propria. Si tratta quindi di eccezioni pratiche, che non intaccano l’obbligo generale. Su strade pubbliche e in qualunque condizione di marcia, la cintura resta un dovere per chi guida e per ogni passeggero, davanti e dietro.