RIFORMA BOLLO AUTO, per 5 anni non lo paghi e dal 6° lo paghi la metà: l’ha voluto il governo | Finalmente non sarà più un problema

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Arrivano novità importanti per chi possiede un’automobile e deve, quindi, pagare il bollo auto: sono previste nuove regole, sconti e più opportunità per chi vive in alcune regioni d’Italia.
Il tema del bollo auto riaccende l’attenzione ogni volta che si parla di risparmio e di incentivi alla mobilità sostenibile, dal momento che non si tratta di una tassa uniforme su tutto il territorio nazionale.
C’è chi non paga per anni, chi ottiene sconti consistenti e chi invece non ha alcuna agevolazione. Il punto non è soltanto il tipo di veicolo, ma anche la Regione in cui si risiede.
Alcune amministrazioni premiano di più le auto ecologiche, altre garantiscono vantaggi ai veicoli storici o alle persone con disabilità. Esistono regole diverse per durata e requisiti.
Capire come orientarsi diventa quindi essenziale per decidere quale auto acquistare o in quale Regione conviene decidere di spostare la residenza.
Bollo auto: come cambia il pagamento in base alla Regione
Il bollo auto è regionale e ciò significa che esenzioni e riduzioni dipendono dalle scelte delle singole Regioni. Le agevolazioni più diffuse riguardano i veicoli a basso impatto ambientale. In Lombardia e Piemonte, le auto elettriche o a idrogeno non pagano in modo permanente. In molte altre Regioni l’azzeramento dura in genere cinque anni, dopo i quali si applica un importo ridotto del 50%. Per le ibride le regole cambiano da territorio a territorio. Ci sono realtà che concedono tre anni, altre cinque o sei, spesso con limiti di potenza o periodi di immatricolazione ben definiti. Metano e GPL, in varie Regioni, beneficiano di un bollo ridotto.
Bisogna aprire un capitolo a parte per i veicoli storici. Le auto storiche che hanno superato i trent’anni e non circolano non sono soggette al pagamento del bollo auto; quelle che si posizionano nella fascia di età tra venti e trenta anni sono sottoposte al pagamento di un bollo dimezzato grazie al certificato di rilevanza storica annotato sul libretto.

Esenzione pagamento bollo auto: chi può richiederla e come funziona
Per le persone con disabilità esiste un’esenzione nazionale, ma per ottenerla servono requisiti precisi e la documentazione adeguata. L’agevolazione vale per un solo veicolo destinato alla mobilità della persona interessata, ma esistono precisi limiti di cilindrata per benzina e diesel, mentre per gli elettrici non sono previsti limiti di potenza. In molti casi può beneficiarne anche il familiare che ha fiscalmente a carico la persona disabile, purché l’uso del mezzo sia legato alle sue necessità. La richiesta va presentata con modulistica regionale e allegati sanitari. Una volta concessa l’esenzione, di norma non si rinnova ogni anno salvo cambi proprietario o veicolo.
Praticamente, quindi, quando si tratta di bollo auto, alcune Regioni offrono esenzioni permanenti, altre prevedono periodi limitati e poi sconti. Per questo è importante verificare sul portale della propria Regione regole, durate e condizioni aggiornate prima di mettersi al volante.