Rinnovo patente, scatta il decreto 360: la visita medica è solo un ricordo | Devi farti controllare da 4 dottori diversi
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Cambiano le regole per l’idoneità alla guida: ora la valutazione passa da più specialisti e sono previsti controlli sempre più accurati per poter mettersi al volante in certe condizioni.
Da tempo ormai il rinnovo della patente non è più una semplice formalità. Con l’arrivo del cosiddetto decreto 360, l’accertamento dell’idoneità psicofisica alla guida diventa più rigoroso e coinvolge più figure mediche.
L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza sulle strade, ma per molti automobilisti si tratta di un cambiamento decisivo che potrebbe minare la propria autonomia rispetto alla guida.
Non basta più, infatti, la solita visita medica dal dottore certificatore: chi soffre di determinate patologie dovrà affrontare controlli più approfonditi, in alcuni casi con quattro diversi specialisti.
La novità riguarda soprattutto chi ha problemi di cuore, diabete, disturbi neurologici o deficit visivi. L’intento è quello di assicurare che chi si mette al volante sia davvero in grado di farlo in modo sicuro, tutelando non solo sé stesso ma anche gli altri utenti della strada.
Controlli più approfonditi per chi rinnova la patente: serve il parere di più specialisti
Il Codice della Strada, in particolare l’articolo 119, stabilisce da tempo che per ottenere o rinnovare la patente è necessario dimostrare di possedere i requisiti fisici e psichici richiesti. La differenza è che ora, con l’applicazione del decreto 360, l’idoneità viene valutata in modo più approfondito. Nei casi in cui il conducente presenti patologie importanti, non basta più una visita standard.
Per poter tornare al volante serve il parere della Commissione Medica Locale, che può chiamare in causa più specialisti. Tra questi ci sono cardiologi, neurologi, oculisti e psichiatri, a seconda del tipo di problema. L’obiettivo è ottenere un quadro completo della salute del conducente e capire se è in grado di guidare in sicurezza.

Patologie specifiche: cosa cambia davvero per rinnovare la patente
Chi soffre di patologie come diabete, disturbi cardiaci o neurologici, deficit visivi o dipendenze dovrà affrontare controlli più severi. Ogni condizione viene esaminata con criteri specifici. Per esempio, chi ha problemi di cuore dovrà presentare esami aggiornati sulla funzionalità cardiaca. Chi soffre di disturbi neurologici, invece, sarà valutato in base ai tempi di reazione e alla capacità di concentrazione. Anche vista e udito verranno controllati con maggiore attenzione.
La Commissione Medica Locale può quindi decidere se il conducente è pienamente idoneo, idoneo con limitazioni (come revisioni più frequenti o obbligo di veicolo adattato) o non idoneo. Per evitare ritardi o sospensioni della patente, è consigliabile muoversi per tempo e raccogliere tutta la documentazione necessaria.
