Ztl, da quest’anno c’è un modo per entrare: passi e nessuno ti ferma | Costa ma è tutto legale

Cartello ZTL

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Alcuni cittadini stanno adottando un sistema per varcare la soglia ZTL in tutte le aree d’Italia: non è economica, ma nessuno li ferma.

Le ZTL nascono per alleggerire il traffico, ma finiscono spesso per appesantire le giornate di chi deve solo attraversare la città. Per i Comuni sono indispensabili: riducono l’inquinamento, preservano i centri storici, scoraggiano gli spostamenti inutili.

Ma per chi ci vive o ci lavora, a volte sembrano più una trappola che una misura ecologica. Tra varchi attivi, permessi temporanei e orari che cambiano da una via all’altra, muoversi diventa un esercizio di memoria – o di fortuna.

Eppure le zone a traffico limitato sono ormai parte del paesaggio urbano; indispensabili per i sindaci, detestate dagli automobilisti. Ogni città le gestisce a modo suo, con tariffe e regole diverse, eppure c’è chi in questi mesi riesce a passare in tutte solamente pagando, e senza alcun abbonamento. Una cifra non irrisoria, ma che permette comunque l’accesso.

Le ZTL in Italia

Quando si parla di ZTL si tende a generalizzare, come se fossero tutte uguali. In realtà ogni città ha le sue regole, i suoi orari e i suoi abbonamenti.

E poi ci sono le ZTL che non fanno sconti a nessuno: niente abbonamenti, niente eccezioni. Si chiudono per preservare il centro storico e si riaprono solo a fine orario, lasciando fuori anche chi sarebbe disposto a pagare pur di entrare.

Eppure c’è chi attraversa l’Italia intera come se i varchi fossero facoltativi: niente abbonamento, niente permesso, e spesso nemmeno l’idea di dove stia passando. Peccato che le telecamere, da Nord a Sud, non abbiano la memoria così corta.

Zona ZTL
ZTL – mobilitasostenibile.it

L’abbonamento per tutte le ZTL d’Italia

C’è chi ormai la ZTL la attraversa come se fosse un pedaggio urbano alternativo. Peccato che non funzioni così. La sanzione per l’accesso non autorizzato nelle aree vietate va da 83 a oltre 330€, e non è affatto cumulativa: ogni passaggio viene conteggiato come una violazione a sé. In pratica, se si entra e si esce tre volte nello stesso giorno, arrivano tre multe. E le telecamere – a differenza di certi automobilisti – non dimenticano.

Eppure, nonostante l’importo e la certezza del rilevamento, molti continuano a passarci consapevoli che quello sarà semplicemente ‘il prezzo per arrivare prima’. Sembra follia, ma è una forma tutta italiana di rassegnazione a pagamento: tanto vale rischiare, dicono, invece di perdere mezz’ora nel traffico o un parcheggio in periferia. Peccato che, alla fine del mese, il conto arrivi comunque solo molto più salato.